L'ex procuratore: "Il rapimento di Denise nasce dall'odio della Corona verso Piera Maggio

L’ex procuratore: “Il rapimento di Denise nasce dall’odio della Corona verso Piera Maggio

Daniela Vitello

L’ex procuratore: “Il rapimento di Denise nasce dall’odio della Corona verso Piera Maggio

| 17/05/2021
L’ex procuratore: “Il rapimento di Denise nasce dall’odio della Corona verso Piera Maggio

7' DI LETTURA

Gli aggiornamenti sul caso di Denise Pipitone

  • Alberto di Pisa a “Domenica Live”: “L’odio della Corona per Piera Maggio si è riversato su Denise”
  • L’ex pm Angioni a “Mattino Cinque” parla di due gruppi di persone (buone e cattive) coinvolte nel sequestro
  • L’avvocato Frazzitta svela un dettaglio sulla lettera anonima e invita a non concentrarsi su Anna Corona e Jessica Pulizzi

Il rapimento di Denise Pipitone sarebbe la conseguenza dell’odio covato da Anna Corona nei confronti di Piera Maggio, rea di averle “rubato” il marito Pietro Pulizzi, padre biologico della bambina scomparsa da Mazara del Vallo l’1 settembre 2004. E’ la convinzione maturata dall’ex procuratore capo di Marsala Alberto Di Pisa che si è occupato a lungo del caso e che ieri pomeriggio è intervenuto a “Domenica Live”.

Alberto Di Pisa e Carmelo Abbate (Foto da video)

Alberto Di Pisa: “Io mi sono insediato in Procura nel 2008”

“Bisogna premettere due cose – ha detto in collegamento con il programma di Barbara D’Urso –  Intanto che il sequestro avviene l’1 settembre 2004 ma che io mi insedio alla Procura di Marsala nel settembre del 2008. Quindi trovo quattro anni di indagini già svolte con migliaia di carte. Credo che si tratti di circa 100mila pagine addirittura. La prima cosa che ho fatto è stata quella di cercare di leggere tutto, di consultarmi con i sostituti che avevano seguito le indagini e di formarmi una convinzione che è quella che ho più volte manifestato in interviste, anche di recente (LEGGI QUI)”.

Denise Pipitone (Foto da video)

“L’odio di Anna Corona per Piera Maggio si è riversato su Denise”

“Un’altra cosa va detta, cioè che Jessica Pulizzi (primogenita di Anna Corona e di Pietro Pulizzi, ndr.) è stata assolta in via definitiva dopo tre gradi di giudizio – ha fatto presente – Quindi, per la legge, Jessica Pulizzi è innocente. Ciò non toglie che io e la Procura ci siamo fatti una certa convinzione, cioè che la vicenda nasca in ambito familiare e trovi la sua motivazione – motivazione tra l’altro riconosciuta anche nella sentenza della corte di Cassazione – nel rancore e nell’odio che Anna Corona nutriva nei confronti di Piera Maggio, a cui attribuiva la colpa di avere sfasciato la propria famiglia e di aver addirittura fatto una figlia con Pietro Pulizzi. Quindi l’odio che Anna Corona nutre nei confronti di Piera Maggio si riversa anche nei confronti della piccola Denise”.

Jessica Pulizzi e Alberto Di Pisa (Foto da video)

“La bambina avvistata con la nomade a Milano è Denise al 90%”

“Ecco cosa accadde secondo la nostra opinione, che non cambia il fatto che Jessica Pulizzi sia innocente, l’1 settembre 2004 – ha ricostruito Di Pisa – Tutto nasce da un’intercettazione telefonica, al commissariato di Mazara del Vallo. Jessica dice sottovoce alla madre: ‘A casa gliel’ho portata’. Questo induce a ritenere che abbia prelevato la bambina e l’abbia portata a casa di qualcuno che non è stato possibile identificare. Noi abbiamo ritenuto allora che questa persona a cui la bambina è stata consegnata, a sua volta l’abbia consegnata ad altre persone e che queste l’abbiano data ad un accampamento di rom che si trovava in quel periodo a Mazara del Vallo e che si allontana immediatamente dopo la scomparsa della piccola Denise. Poi mi riallaccio al famoso video di Milano. Tiro in ballo i rom perché ritengo che la bimba nel video di Milano, al 90%, sia Denise”.

La bambina avvistata a Milano era Denise Pipitone?

“Denise era troppo piccola per ricordarsi della sua infanzia”

“Dove si trovi attualmente è difficile stabilirlo perché i nomadi si spostano continuamente, girano per tutta l’Europa. – ha concluso l’ex procuratore – Quindi sarà estremamente difficile risalire alla bambina che all’epoca era insieme alla nomade. Denise all’epoca era molto piccola e a quell’età non si hanno ricordi della propria infanzia. Quindi magari è convinta di essere sempre stata nel campo rom e non collega se stessa a questo clamore mediatico (…) Indubbiamente leggendo le carte si notano molte lacune e negligenze”.

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Piera Maggio (Foto da video)

L’ex pm Angioni parla di due gruppi di persone coinvolte nel rapimento

Oggi a “Mattino Cinque”, è invece intervenuta l’ex pm Maria Angioni che si è occupata del caso di Denise Pipitone dall’ottobre 2004 al luglio 2005, ovvero nella fase iniziale. All’epoca il procuratore capo era Silvio Sciuto. Per la Angioni, nel rapimento sarebbero intervenuti due gruppi di persone.

“A Mazara in strada c’erano diverse sentinelle”

“All’inizio non ho capito molto, poi ho maturato un’ipotesi, cioè che ci siano stati due gruppi di persone: quelle cattive e quelle buone – ha spiegato – Faccio una premessa. Io ho lavorato a Marsala e ci ho anche vissuto, c’erano sempre diverse persone sulla strada che sembravano non facessero niente, ma dopo un po’ ho capito che erano delle sentinelle, non sentinelle necessariamente della mafia, ma sentinelle di qualcosa che non è lo Stato. Ad un certo punto mi sono detta che ci saranno state anche a Mazara del Vallo e che qualcuno non può che aver visto alcune scene del rapimento, di quando la bambina viene presa”.

Maria Angioni e Federica Panicucci (Foto da video)

“Tutti hanno cercato di prendere in giro gli inquirenti”

“Se questa bambina è stata presa da persone mosse da rabbia, da odio – ha ipotizzato la Angioni – è possibile che ci siano state sentinelle che hanno mandato un messaggio ad altre persone che volevano bene alla bambina e che sono intervenute in un secondo momento prelevandola e portandola via perché la bambina era in pericolo. In questo modo si spiega perché c’era tanta gente sospetta. Tutti hanno agito probabilmente cercando di prendere in giro gli inquirenti, sia quelli che l’hanno rapita per farle del male, sia quelli che li hanno bloccati e hanno preso la bambina per portarla lontano in modo che nessuno potesse farle del male. Soltanto così, con una ricostruzione così complessa, si spiega perché ci fosse tanta gente che ha tenuto comportamenti che fanno pensare un inquirente perchè non erano comportamenti cristallini”.

Maria Angioni mette in guardia da eventuali depistaggi

Federica Panicucci ha chiesto all’ex pm se la lettera anonima ricevuta mercoledì scorso da Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, potesse virare in quella direzione. “Io della lettera anonima non so niente, non conosco il contenuto”, ha commentato la Angioni mettendo in guardia da eventuali depistaggi.

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Il magistrato Maria Angioni (Foto da video)

Giacomo Frazzitta svela alcuni dettagli sulla lettera anonima

Ieri a “Domenica In”, Giacomo Frazzitta ha svelato nuovi particolari sulla lettera anonima recapitata presso il suo studio. “Dal contenuto di quella lettera anonima che è giunta, posso affermare che ci sono diverse persone a Mazara che sanno questo fatto, diverse persone che in qualche maniera sono state testimoni oculari – ha raccontato – Questa è una cosa che mi fa molta rabbia perché vuol dire che tutte queste persone in questi 17 anni sono state in silenzio. Allora io non mi rivolgo solo all’anonimo ma anche a queste altre persone. Questo signore anonimo fa una descrizione ben precisa di una determinata fase, però ci indica sostanzialmente la presenza anche di tante altre persone che sono state in silenzio in tutti questi anni. Com’è possibile avere ancora paura dopo 17 anni? Paura di che cosa? Paura di chi? Piera Maggio ha diritto di avere delle risposte”.

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Giacomo Frazzitta e Mara Venier (Foto da video)

“Non concentriamoci sempre su Anna Corona e Jessica Pulizzi”

“Questa lettera anonima racconta una fase con degli elementi che noi non conoscevamo ma che abbiamo riscontrato…alcuni – ha aggiunto – Non concentriamoci sempre su Anna Corona e Jessica Pulizzi. Mettiamole un attimo in stand-by. Oggi abbiamo un quadro nuovo, interessante, ma siamo sempre all’interno dello stesso puzzle. Non ci sono zingari o pedofili, ma nel puzzle ci sono altre figure. Era mezzogiorno, è mai possibile che a Mazara del Vallo nessuno abbia visto niente? Quelli che hanno visto e non hanno parlato per 17 anni si devono vergognare. Parlate, toglietevi questo peso, mandate altre lettere anonime ma spiegateci di più di questa storia. In questo momento la fotografia non inquadra Jessica Pulizzi e Anna Corona. Questo non vuol dire che nel quadro generale in qualche modo non ci potrebbero entrare ma in questo momento ci ritorna la fotografia di un’altra situazione che dobbiamo approfondire. Da mercoledì aspettiamo un segnale da parte di questo signore anonimo. Vieni fuori e sarai tutelato nella massima riservatezza senza rischi per la tua famiglia”.

Pubblicato il 17/05/2021 17:28

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