Leopoldo Mastelloni ha dichiarato di essere povero. Il cantante e regista napoletano in un’intervista rilasciata a “Il Giornale” ha parlato della sua condizione di indigenza: “Vivo la disperazione di chi pensa in un mondo dove tutti cercano di non pensare”. “Ogni tanto mi chiedono di dire in tv le mie opinioni – aggiunge – Che vengono prese come il peperoncino su una pietanza. Mi usano come folklore. Questa cosa mi distrugge”. Leopoldo Mastelloni, alla soglia degli 80 anni, si sente lontano dal mondo artistico contemporaneo. Poi ammette il peso delle difficoltà di ogni giorno legate alla sua condizione economica. Come aveva già dichiarato in precedenza, l’artista ha fatto richiesta per il sostegno previsto dalla legge Bacchelli, ma più volte gli è stata respinta. Il motivo? “Non sono riconosciuto come attore di chiara fama”. Leopoldo Mastelloni si sente vittima di una totale “indifferenza sociale”. Il regista e cantante parla delle sue entrate: “Percepisco 1200 euro al mese. Togli il quinto per i debiti, restano meno di 1000 euro al mese. Ci devo pagare affitto e bollette: cosa avanza?”.
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Leopoldo Mastelloni si definisce povero: “L’idea di uccidermi mi viene, però sono vigliacco”
L’artista ammette di vivere male e con molta fatica: “Mi arrangio. Come dopo la guerra”. Il suo grido d’aiuto qualche mese fa era arrivato fino al ministro delle Cultura che allora era ancora Gennaro Sangiuliano. Quest’ultimo gli aveva teso una mano: “Cercherò ogni soluzione per poterlo aiutare”. Poi però ha lasciato la sua carica a seguito dello scandalo legato a Maria Rosaria Boccia. Leopoldo Mastelloni ammette di vivere in una condizione di profonda depressione per la sua condizione: “Nel mio futuro vedo il buio. L’idea di uccidermi mi viene, però sono vigliacco. Poi il mio cattolicesimo è di fondo. E non vorrei dare fastidio alle mie sorelle e a mio fratello”. L’artista rivendica di avere alle spalle una lunga carriera artistica e ricorda: “Io prima facevo l’attore e l’autore, e la cosa mi ha sempre inorgoglito. Adesso è come se fossi un fantasma. Accetto di fare l’ospite solo per dire: non sono ancora morto”.
“Lucio Corsi? Si trucca come mi truccavo io, ma io sono più bello”
Leopoldo Mastelloni rivendica l’autenticità della sua arte e dichiara: “Renato Zero, ad esempio, è la conseguenza di Mastelloni. Un Mastelloni vulgaris”. L’artista dice la sua anche sul cantante Lucio Corsi: “C’è stato un cantante che a Sanremo è arrivato secondo. Era truccato esattamente come mi truccavo io. Nessuno ha detto: è come Mastelloni. Era tale e quale, anche se io sono più bello”. Al termine dell’intervista Leopoldo Mastelloni svela il motivo della lite con Mara Venier: “La conoscevo da ragazzina, era stata mia amica. Le chiesero qualcosa su di me e lei disse che mi conosceva appena”. In un’intervista rilasciata lo scorso luglio al “Corriere della Sera” aveva ricordato come la sua carriera televisiva si fosse interrotta bruscamente nel 1984 quando fu allontanato dalla Rai per essersi lasciato scappare una bestemmia durante una puntata di “Blitz”.
Poi ha svelato del progetto dell’uscita di un libro, poi naufragato. “Scritto e contratto firmato – aveva raccontato – con un editore ma poi tutto bloccato per questioni di diritti fotografici. I costi sono alti. E io sono spaventato per il futuro, alla mia età come è logico non c’è una prospettiva. Certo ho sbagliato a non comprare una casa, ma tutto quello che ho guadagnato l’ho sempre investito per l’arte, per il palcoscenico”. “Qualche anno fa è stata cancellata anche una piccola pensione integrativa che avevo dalla Siae come autore drammatico”, conclude.
