Leopoldo Mastelloni, attore, cantante e regista oggi vive in una condizione di grave indigenza. Lo ha dichiarato in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera” qualche giorno fa chiedendo al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che gli venga riconosciuto il vitalizio per gli artisti indigenti previsto dalla legge Bacchelli. Il ministro ha risposto al suo appello promettendo che lo aiuterà. E lui commenta con sarcasmo: “E io ringrazio sia il San che il Giuliano. Speriamo, ma sa, a parlare siamo tutti bravi”. Poi aggiunge: “Ho speso tutto per il teatro”. L’attore ammette di avere anche pensato ad un gesto estremo: “Non mi ammazzo perché, con la fortuna che ho, se mi butto di sotto resto sciancato. Se mi avveleno, con la lavanda gastrica mi riacchiappano, però mi bucano lo stomaco”. “Mi ha salvato la vigliaccheria o la fede – aggiunge – chi lo sa. Perché io credo, prego e non voglio andare all’inferno”.
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Leopoldo Mastelloni oggi vive con una pensione di 1.200 euro
L’attore, 79 anni compiuti il 12 luglio, ha chiesto più volte al governo il vitalizio per artisti indigenti della legge Bacchelli. “Ci avevo già provato a 70 – spiega -. Mi risposero di no. La signorina mi spiegò: ‘Lei non è artista di chiara fama’. Ma nella lista dei 21 nomi prescelti non conoscevo nessuno, a parte Lara Saint Paul, la cantante”. Leopoldo Mastelloni rivela: “La piccola pensione non mi basta a pagare affitto e bollette, prendo circa 1.200 euro. Non ci arrivo. Sto da amici e la casa è in centro, qui a Roma, però i soldi servono tutti per l’affitto, non posso andare sotto ai ponti. A volte aspettano, ma non sono mica San Giuseppe e la Madonna, non mi ospitano gratis. Vivo solo, non ho amanti, però col mercato libero mi è arrivata una bolletta della luce da 1.800 euro, ho dovuto pagarla per forza, mi hanno staccato la corrente”.
Poi aggiunge: “Il frigo è sempre vuoto. Un chilo di pesche costa 8 euro, la pasta è arrivata a 2, anni fa facevo ‘Di tasca nostra’ su Raidue, me ne intendo, sto attento. Mangio un panino a pranzo e uno a cena. Non fa bene, lo so. Sono come Umberto D che rubava il pane per il cane”.
“Non lavoro da tempo. In teatro da almeno 10 anni. Mi hanno cancellato, non esisto”
Leopoldo Mastelloni ammette di non aver pensato alla vecchiaia. “Ho guadagnato tanto però ho sempre investito nel teatro, non in golfini di cachemire. Ora in scena ci mettono un tavolo, due sedie e una lampadina e due attori che leggono dal leggio, che tristezza, nei miei spettacoli c’erano luci, costumi, scenografie”. “Non lavoro da tempo – ammette -. In teatro da almeno 10 anni. Mi hanno cancellato, non esisto. Non vedo futuro, per le persone sopra i 60 c’è un disinteresse totale. Ho cominciato questo mestiere a 15, credevo lo avrei fatto fino alla morte. In tv non c’è un varietà che mi ospiti per cantare una mia canzone, recitare una poesia. L’ultima volta mi hanno chiamato il 16 agosto 2023, non trovavano nessuno”.
“Non voglio essere triste – aggiunge l’attore -. Il giorno che mi passa l’ottimismo, chiudo la luce e ‘addio mia bella addio’. Ogni mattina, quando mi alzo, rido pensando che comincia una nuova avventura e chissà come finirà. Dentro di me soffro, però non voglio condividere questo mio dolore con chi si dispiacerebbe per me”.
Leopoldo Mastelloni oggi: “Sono depresso e non ho vergogna di dirlo. Sto a letto per ore”
Leopoldo Mastelloni ha dichiarato che la vecchiaia appare “terrorizzante”. “Perché non sai quel che succede domani – spiega- Non ho paura della morte, la desidero. Ma senza soffrire e senza andare all’inferno, sennò mi sarei già ammazzato. Mi sento davanti l’abisso del niente, della disattenzione. Sono depresso e non ho vergogna di dirlo. Sto a letto per ore, non esco, cerco di non incontrare gente. Gli amici? Hanno i ca…i loro. Quelli veri sono tutti morti”. L’attore nasce da famiglia nobile: è marchese di Capograssi e duca di Castelvenere. “Sì – ammette -, ma queste sono stron*ate, vivevamo in aristocratica povertà, col pantalone sdrucito, c’era la guerra, le bombe cadevamo pure su di noi. Mio fratello non mi aiuta e nemmeno le mie sorelle. Abbiamo avuto un’educazione particolare, ognuno deve cavarsela da solo, non c’è il ‘bene mio, core mio’”.
“Berlusconi ogni Natale mi mandava una bottiglia di Dom Perignon”
L’artista fa poi un salto nel passato. “Nel 1977 in Rai abbiamo fatto ‘Bambole non c’è una lira‘ con Christian De Sica e Loredana Bertè, Con Loredana abitavamo insieme, bella da morire, ironica”. Nel 1984 fu bandito dalla tv pubblica per una bestemmia a “Blitz”. “Era una lotta tra democristiani e socialisti – spiega – ce l’avevano con Minoli e colpirono me. Mi aiutarono tanto Maurizio Costanzo, Loretta Goggi e Raffaella Carrà. Berlusconi, per cui agli inizi avevo lavorato gratis, ogni Natale mi mandava una bottiglia di Dom Perignon, non lo ha mai dimenticato”. Infine parla d’amore: “Non ho mai avuto un amore, non mi interessava, non ne sentivo il bisogno, è un impiccio. Ho amato il teatro, leggere, scrivere, recitare. Ho amato tutti senza amare nessuno. Se invece intende il sesso, quello c’è stato, certo, ma c’è una bella differenza”.
“Il momento più bello della mia vita? Quando mi fermano per strada, il mio pubblico non mi ha dimenticato, è l’unico deterrente a un gesto folle. E la pistola che ti sei puntato alla tempia in un attimo diventa di cioccolato”, conclude.