Quattro uomini noti hanno accettato di partecipare ad un esperimento de “Le Iene”. Attraverso un apposito macchinario, hanno testato sulla propria pelle il dolore che le donne provano ogni mese, quando hanno le mestruazioni. La Iena Nic Bello ha utilizzato gli impulsi elettrici come in una campagna di sensibilizzazione lanciata in tutto il mondo da un’azienda di antidolorifici canadese.
“Alcuni medici liquidano il dolore delle donne come isteria”
“La gente non crede al dolore delle donne in generale – ha dichiarato Lux Perry, marketing manager dell’azienda – C’è una lunga storia di medici che liquidano il dolore delle donne come isteria. La macchina delle mestruazioni funziona con impulsi elettrici per far contrarre i muscoli. Li mettiamo in punti specifici del corpo in modo che raggiunga i nervi delle gambe e dell’addome e a volte anche la parte bassa della schiena perché tutti quei nervi sono collegati”.
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L’intensità del dolore regolata da un telecomando
A sottoporsi all’esperimento sono stati il campione di pallavolo Ivan Zaytsev, il vincitore dell’ultimo LOL Maccio Capatonda, Andrea Pisani dei Panpers e l’ex tronista Alessandro Zarino. A regolare l’intensità del dolore le loro mogli e compagne attraverso un telecomando che produce spasmi e crampi su una scala da 1 (non doloroso) a 99 (molto doloroso). “E’ fortissimo, non è possibile che è così. Le mestruazioni…caz*o! Non è possibile! Se fosse così tu staresti una me*da, tutto il giorno non vivresti – ha detto Maccio Capatonda alla compagna a fine esperimento – Mi fa male! Basta, basta”.
“Una sensazione terribile”, “Una specie di montagne russe”
“Il sangue mestruale ha un retrogusto di metallo con un’aggiunta di uovo”, ha ironizzato il vincitore di LOL. “E’ come se hai una spina puntata qua. Una specie di montagne russe”, ha testimoniato Ivan Zaytsev. “Una sensazione terribile, non riuscivo a fare niente”, ha commentato Andrea Pisani. “Se è così, le donne hanno una forza sovrumana – gli ha fatto Alessandro Zarino – E’ vero che forse l’uomo non è capace di sopportare un dolore del genere”. Tutti e quattro hanno risposto “no” alla domanda: “Te la sentiresti di farlo per cinque giorni tutti i mesi?”.