18 Marzo 2021, 12:01
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Lapo Elkann tende la mano a Fabrizio Corona. Sono passati 15 anni da quando l’ex re dei paparazzi, cavalcando l’onda di una dolorosissima vicenda privata del rampollo di casa Agnelli, minacciò di vendere ai giornali immagini ed interviste compromettenti che avrebbero finito col dare il colpo di grazia ad un già provato Lapo.
Dalle pagine di “Novella 2000”, in quello che è forse il momento più difficile della storia giudiziaria di Corona, l’imprenditore fa sapere di averlo perdonato per il dolore arrecatogli anni fa. “Non ho nessun livore – assicura il figlio di John Elkann al direttore Roberto Alessi – Nessun rancore. Show must go on, bisogna andare avanti”.
“Credo che nella vita si debba girare pagina, dimenticare il male, tutto ciò che è negativo – aggiunge – E lui si è fatto soprattutto del male, spero non continui più a farselo. Spero che riesca a trarre la forza dai suoi errori e ritrovare se stesso, il meglio di se stesso”.
“Per ora non ho visto questo suo cammino, non avverto un autentico cambiamento, la voglia di diventare altro, il desiderio di crescere – sottolinea Lapo – Lo so, si fa fatica, la strada è in salita. Ma ci si fortifica, man mano, ogni giorno. Spero che lo capisca anche lui”.
Nel frattempo, Fabrizio Corona continua la sua protesta all’interno del reparto di Psichiatria dell’ospedale Niguarda di Milano dove si trova ricoverato. “Sette. Come i giorni di astinenza dal cibo, dal mondo e dalla vita – si legge sul suo profilo Instagram – Sette giorni senza gli affetti, sette giorni senza il lavoro, sette giorni senza poter guardare il proprio figlio, sette giorni senza l’abbraccio di una madre, sette giorni all’inferno… Sospeso tra la vita e la morte”.
Ieri il consigliere regionale della Lega Max Bastoni è andato a trovarlo in ospedale. I due hanno chiacchierato circa quindici minuti. “E’ una persona colpita, psicologicamente provata, tesa, molto dimagrita e con una evidente necessità di cure”, ha dichiarato Bastoni, segretario della commissione Carceri della Regione Lombardia.
La scorsa settimana, dopo essersi tagliato le vene, Fabrizio Corona aveva duramente attaccato i magistrati che si erano occupati del suo caso. In particolare, l’ex dei paparazzi si era scagliato contro il sostituto procuratore generale Antonio Lamanna, che aveva chiesto la revoca della detenzione ai domiciliari, e il magistrato della Sorveglianza Marina Corti che presiede il collegio di Sorveglianza che ha disposto la revoca.
“Dott.ssa Corti, Sig. La Manna, questo è solo l’inizio – aveva tuonato Corona – Quanto è vero Dio sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie. Vergogna! Chiedo, se no veramente mi taglio la vita, che venga il presidente del Tribunale di Sorveglianza, che guardi gli atti”. “Per me e per tutti i detenuti che da anni vivono ingiustizie – aveva aggiunto – Adesso vi faccio vedere come si combatte un’INGIUSTIZIA…pronto a dare la mia vita in questo paese ingiusto”.
Stando a quanto riporta L’Ansa, Antonio Lamanna sporgerà querela nei confronti di Fabrizio Corona presso la Procura di Brescia. Anche Marina Corti sta valutando se presentare una denuncia.
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18 Marzo 2021, 12:01