21 Maggio 2021, 14:58
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William e Harry infrangono il “protocollo” e commentano pubblicamente l’esito dell’indagine interna del giudice britannico John Anthony Dyson che svela come la famosa intervista rilasciata da Lady Diana nel 1995 a Martin Bashir, trasmessa dalla BBC, fu estorta con l’inganno. Le confessioni della principessa nel salotto del programma tv “Panorama” provocarono un vero e proprio terremoto nella Casa Reale con la conseguenza che la moglie del principe Carlo fu “spogliata” del titolo di Sua Altezza Reale.
Le rivelazioni sul matrimonio “a tre” (la terza incomoda era Camilla Parker-Bowles, oggi moglie di Carlo), sul tradimento con il capitano dell’esercito James Hewitt, e poi ancora la bulimia e la depressione post-parto, diedero il colpo di grazia all’unione già precaria tra Diana Spencer e l’erede al trono d’Inghilterra. Unione da cui sono nati i due figli che oggi puntano il dito contro l’emittente britannica a cui non resta altro che fare mea culpa: “Ammettiamo che è stata ottenuta con metodi disonesti”. Incollati allo schermo, quel giorno, c’erano ben 23 milioni di spettatori.
Secondo quanto ricostruito da Lord Dyson, Charles Spencer, fratello di Diana, sarebbe caduto in un tranello tesogli proprio da Martin Bashir. Quest’ultimo (che nei giorni scorsi si è dimesso per motivi di salute, ndr.) avrebbe mostrato al conte un falso certificato di aborto terapeutico a nome di Tiggy Legge-Bourke, all’epoca tata di William e Harry. Bashir avrebbe chiesto di incontrare Lady Diana che, sospettando già di una relazione tra il marito e la bambinaia e per via della sua fragilità, avrebbe perso completamente la testa dinanzi al documento. Ma non finisce qui. Perché Bashir avrebbe anche prodotto false ricevute di bonifici attestanti che due cortigiani fossero stipendiati per spiare i movimenti della principessa. “Se non avessi visto quella documentazione, non avrei presentato Bashir a mia sorella”, dice oggi Charles Spencer.
Il principe William rompe il silenzio con un video girato nel cortile di Kensington Palace, residenza londinese di Lady Diana. “Vorrei ringraziare Lord Dyson e il suo staff per aver stabilito che la BBC usò bugie e documenti falsi per ottenere l’intervista da mia madre – dichiara – Hanno fatto luride e non vere dichiarazioni sulla Royal Family con lo scopo di far leva sulle insicurezze e la paranoia di mia madre. Sono convinto che le modalità con cui hanno ottenuto l’intervista abbiano influenzato mamma a dire certe cose”.
“La BBC ha contribuito ad alimentare la paura e l’isolamento di mia madre rovinando i preziosi ultimi anni insieme – prosegue il duca di Cambridge con il volto tirato – Ma sono ancora più rattristato dal fatto che se la prima indagine, quella del 1996, fosse stata condotta in maniera corretta, mamma avrebbe saputo di essere stata ingannata prima della morte nel 1997. Non è stata delusa solo da un giornalista, ma dai vertici della BBC che hanno preferito guardare dall’altra parte”.
“L’intervista non ha alcuna legittimità, ha stabilito una falsa narrativa per 25 anni, ha affrettato il divorzio dei miei genitori e ha ferito innumerevoli altre persone – conclude – Nell’era delle fake news, l’informazione pubblica e la libera stampa non sono mai stati così importanti. Questi fallimenti hanno deluso non solo la mia famiglia e mia madre, ma anche il pubblico”.
L’esito dell’indagine di Lord Dyson ha sconvolto anche il principe Harry che dall’America manifesta tutta la sua indignazione. “Nostra madre era una donna incredibile che ha dedicato la sua vita agli altri – si legge nel comunicato rilasciato da Los Angeles – Era resiliente, coraggiosa e indiscutibilmente onesta. L’effetto a catena di una cultura di sfruttamento e pratiche non etiche le è costato la vita. A coloro che oggi si sono assunti una qualche forma di responsabilità, grazie per averlo fatto. Questo è il primo passo verso la giustizia e la verità”.
“Eppure – ha aggiunto – ciò che mi preoccupa profondamente è che pratiche come queste – e anche peggiori – siano oggi ancora diffuse. Nostra madre ha perso la vita a causa di tutto ciò e nulla è cambiato. Proteggendo la sua eredità, proteggiamo tutti e sosteniamo la dignità con cui ha vissuto la sua vita. Ricordiamoci chi era e cosa ha rappresentato. Sento la sua presenza qui in California e penso che sarebbe molto orgogliosa di me”.
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21 Maggio 2021, 14:58