23 Giugno 2021, 21:17
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“Oggi è un giorno speciale, un giorno di gioia e di emozione per tutti noi. Ogni giorno io comincio con una frase, quasi un mantra. Vi dico ‘Ecco i nostri inviati, li ringraziamo, la nostra voce e i nostri occhi dove tutto accade in tempo reale. Oggi è accaduto qualcosa di straordinario, in tempo reale, proprio mentre un nostro inviato era lì sul campo a raccontare un fatto che aveva colpito tutti noi: la sparizione di un bambino. Da 30 ore non si avevano più notizie di Nicola, misteriosamente sparito mentre dormiva nel suo lettino a casa dei genitori. Questa mattina, il nostro inviato Giuseppe Di Tommaso che era lì nel Mugello per raccontare di questa misteriosa scomparsa ha sentito qualcosa. Lui stava camminando e ha sentito un lamento. Era il lamento di Nicola”.
Alberto Matano, con la voce rotta dall’emozione, ha aperto così la puntata odierna de “La Vita in Diretta”. I fatti sono noti. Nicola Tanturli, il bambino di 21 mesi scomparso nella notte tra il 21 e il 22 giugno dalla sua abitazione, un casolare di campagna a Palazzuolo sul Senio, è stato trovato stamani in una scarpata profonda 25 metri che dista circa 3 km da casa sua. A trovarlo è stato il giornalista Giuseppe Di Tommaso che si era fermato lì con la macchina dopo aver accusato un malore.
“Stamattina ho ricevuto una chiamata dal nostro inviato. Così abbiamo appreso che il piccolo Nicola era salvo. Mai avremmo potuto immaginare di essere testimoni diretti”, ha commentato Alberto Matano mandando in onda l’audio della telefonata. “Alberto, l’ho trovato io. Ce l’ho qui davanti adesso…ti giuro”, dice l’inviato nella chiamata.
“9.22. Stavo andando a casa della famiglia di Nicola – ha raccontato Di Tommaso oggi pomeriggio durante il collegamento con “La Vita in Diretta” – A un certo punto mi sono fermato, sono sceso dalla macchina, ho chiesto di stare da solo e dopo qualche minuto ho sentito una voce da un burrone. Quella voce era del piccolo Nicola. Mi sono avvicinato, sono sceso ed era all’interno di un rovo. Sono risalito su, in quel momento passavano dei carabinieri, mi hanno aiutato a recuperare il piccolo e a restituirlo alle braccia della mamma”.
“E’ un bambino che ha resistito più di 30 ore all’interno di un bosco che la notte è abitato da animali che possono essere pericolosi, un bambino che a quanto pare non beveva da più di 30 ore…una delle prime cose che ha fatto quando è stato portato all’interno della macchina, in un’area protetta. Un bambino che cercava la mamma, voleva la mamma e quando l’ha vista se l’è abbracciata perché forse ha percepito che il peggio era passato”, ha aggiunto.
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23 Giugno 2021, 21:17