20 Agosto 2021, 16:41
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Insultata e minacciata sui social per il suo orientamento sessuale. E’ quanto accaduto a Sara Vanni, diventata una beniamina del pubblico televisivo dopo la sua apparizione a “Reazione a catena” dove gareggia insieme ad altre due ragazze con cui forma il trio “Le Sibille”. 29 anni, insegnante e cantautrice, la concorrente si è vista costretta a ricorrere alle vie legali.
“A causa delle minacce ricevute nei miei confronti, della mia famiglia e dei miei amici ho esposto una querela verso alcuni profili e questa sera non commenterò sui social Reazione a catena che, ricordiamo, è un gioco e quello doveva restare – ha annunciato su Twitter – In tutto questo sono stata insultata e minacciata anche per il mio orientamento sessuale. Se la legge Zan fosse stata approvata, avrebbe costituito un’aggravante”.
“C’è gente omofoba che crede che una persona lesbica lo sia perché non ha trovato l’uomo giusto – ha dichiarato a Gay.it – Il solito maschilismo, il solito patriarcato, si sentono in diritto di dire ciò che vogliono. Ma una ragazza deve essere etero per forza?”.
Sara Vanni ha ricevuto la solidarietà di Marco Liorni, conduttore del game show in onda nella fascia pre serale su RaiUno. “Un abbraccio anche pubblico alla ‘nostra’ Sara. Fa bene a querelare – ha scritto Liorni sui social – Chi insulta, ne risponde e apre il portafoglio (sperando che apra anche la testa ). Semplice”.
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20 Agosto 2021, 16:41