01 Settembre 2022, 18:47
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Katia Ricciarelli stronca Placido Domingo reduce da un doppio flop all’Arena di Verona accompagnato dalle proteste di coristi e orchestrali. Il mito della lirica ha mostrato incertezze vocali e amnesia nel corso della “Verdi Opera Night” del 25 agosto che lo ha visto nelle vesti di interprete sia durante la Turandot del 26 agosto in cui ha diretto l’orchestra e margine della quale i musicisti non hanno voluto alzarsi per rendergli omaggio.
“Tutti i cantanti dovrebbero smettere di cantare a una certa età – è il parere di Katia Ricciarelli – È una questione fisiologica. Le corde vocali sono dei muscoli che, con l’età, non scattano più come una volta. Questo è il motivo per cui anch’io non faccio più opere: non voglio rischiare. Marilyn Horne, contralto e mezzosoprano statunitense, vari anni fa mi disse che quando in un’opera incontrava anche solo una nota che le dava fastidio, smetteva di interpretarla. Io sono d’accordo con lei”.
“Domingo è sempre stato un grande tenore: perché diventare baritono con gli anni? – si chiede – È una cosa che non capisco. Siamo creature del pubblico e dobbiamo accettare il giudizio che ci viene dato. Citando il direttore d’orchestra Von Karajan: se credi alle cose buone che ti vengono dette, poi devi credere anche alle cattive. Insomma, ci vuole autocritica. Io non sono la stessa Katia Ricciarelli di un tempo. Ci vuole inventiva: io ho fatto cinema, prosa, musical, tante altre cose, oltre la lirica. Se Placido Domingo è già stato inserito nella programmazione 2023, quel galà potrebbe trasformarsi in un tributo con ospiti che raccontano momenti della sua carriera. Detto questo, ognuno è libero di fare quel che vuole”.
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I sindacati dell’Arena sono sul piede di guerra. “I problemi sono tre – fa sapere Ivano Zampolli della Uilcom per il settore spettacolo – la professionalità negata agli orchestrali, l’immagine negativa verso l’esterno e i cartelloni futuri. Domingo è stato uno dei più grandi artisti della storia della lirica: ci sono altri modi per restare in auge, che non prevedono di salire per forza sul palcoscenico”.
A spezzare una lancia in favore di Placido Domingo è Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio di Verona e vicepresidente della Fondazione Arena: “Ha avuto dei problemi legati al caldo, all’età e alla fatica, è giustificabile. Quello che ha dato al pubblico Fondazione Arena è decisamente di più di quello che ha tolto con qualche amnesia durante la serata. Anche Pavarotti ebbe titubanze in palcoscenico, ma si trattava di situazioni eccezionali. Questa polemica è sterile e inutile: se Domingo sarà presente o meno nel cartellone 2023, dipenderà dalle sue condizioni di salute”.
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01 Settembre 2022, 18:47