18 Luglio 2021, 13:02
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Joanna Kenny, una giovane estetista e beauty influencer inglese, ha deciso di sfidare gli standard di bellezza propinati dai social. Grazie ad app, filtri e fotoritocchi, Instagram rimanda un’immagine difforme da quella riflessa nel nostro specchio. Questa dicotomia genera ansia, frustrazione e infelicità.
La battaglia di Joanna, che ha come obiettivo finale l’accettazione di se stessi e delle proprie imperfezioni, è accompagnata dall’hashtag #poresnotflaws, letteralmente “i pori non sono difetti”. Non sono difetti neppure i baffetti che l’estetista britannica ama evidenziare con il rimmel giocando con svariate nuances. “Metto il mascara sui baffetti delle labbra per sottolineare quanto essere pelosi sia normale. Non depilarmi il viso non rende me o qualsiasi altra donna brutta”, sentenzia.
“Ho difficoltà a parlare di perfezione – spiega – Secondo me siamo nati per essere umani, non perfetti. Questo tipo di linguaggio innalza gli standard di bellezza irrealistici con cui molti di noi si misurano. Ed è l’inevitabile fallimento nel soddisfare questi modelli a rendere le persone insicure e ansiose riguardo il loro aspetto. Ecco perché è importante normalizzare l’essere normali, appunto”.
“Se ci pensi, nell’ultimo anno la maggior parte delle persone ha socializzato online – prosegue – Tutte le app hanno la modalità bellezza abilitata automaticamente. Il messaggio inconscio che passa è che mostrarci come siamo non è abbastanza. Ma cosa succede quando puoi rivedere le persone dopo mesi di comunicazione online? In molti mi hanno raccontato di come hanno smesso di socializzare nella vita reale perché sapevano che la loro immagine non era come appariva su Instagram o Snapchat”.
“Non abbiamo ancora idea dell’estensione dell’impatto psicologico di un simile auto editing – conclude – Il tuo cervello vede una cosa sul tuo telefono e poi qualcosa di completamente diverso nello specchio. È lì che ho notato il problema più grande nel settore della bellezza. Mi chiedono consigli per la cura della pelle per ottenerla ‘perfetta’ con ‘effetto filtrato’. Ma semplicemente non è possibile (…) Dico di smettere di seguire tutto ciò che non ti fa sentire ispirato, grato, felice o connesso. Quando chiudi le app devi sentirti meglio rispetto a quando le hai aperte”.
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18 Luglio 2021, 13:02