19 Gennaio 2023, 10:21
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Jacobs contro Fedez per una questione professionale. Una rottura che lascia l’amaro in bocca visto che i due un tempo erano molto amici. Il campione olimpico ha deciso infatti di fare causa all’artista e Fedez ha risposto presentando un ricorso d’urgenza. Ma qual è il motivo che li ha portati a questo? L’atleta racconta di essersi affidato alla società di comunicazione del cantante in passato, ma l’agenzia non avrebbe mai mosso un dito per promuoverlo. Prima le incomprensioni fra i due, poi l’epilogo in tribunale: “Le batoste servono, nella vita le mazzate sono necessarie, sempre, a più riprese. Quando tutto sembra facile non ti godi nulla e nel momento in cui cadi ti fai male, se prendi botte eviti di rifare lo stesso errore. Non pensavo fosse difficile rappresentarmi”, ha detto Jacobs in un’intervista rilasciata a “La Stampa”.
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Il campione, che ha recentemente sposato la sua compagna, racconta: “Nel 2018 mi sono affidato alla società di Fedez, mi aspettavo che stare vicino a lui desse visibilità. Ma non hanno mai sviluppato un progetto. Pensavo fossero pronti a un mio eventuale grande risultato, ma non è stato così. Quando ho vinto a Tokyo mi hanno scritto 24 ore dopo. Erano al mare e non gliene fregava niente”. Lo scorso gennaio si era diffusa la notizia che Fedez e Marcell Jacobs si sarebbero confrontati in un’aula di tribunale. L’atleta aveva appena rescisso il contratto con la Doom, (agenzia di proprietà di Fedez, ma gestita dalla madre Anna Maria Berrinzaghi che cura l’immagine di alcuni vip), siglato nel 2020 e che avrebbe avuto naturale scadenza a settembre 2022 perché scontento dei servizi offerti. Fedez gli ha chiesto i danni per “recessione unilaterale del contratto”.
Jacobs fino al 2018 si era affidato alla madre per la sua comunicazione ma poi aveva deciso di fare il salto e aveva scelto la società di Fedez per una esigenza di maggiore professionalità: “Tutti sapevamo che mia madre non poteva essere la persona che chiudeva i contratti – ha continuato l’azzurro –, ma mi serviva risistemare l’assetto con persone fidate al cento per cento. Una volta messo ordine, abbiamo organizzato tanti incontri per individuare il profilo giusto. La società che mi rappresenta ora non mi ha promesso numeri, mi ha dato una visione internazionale. Con loro si parla di collaborazioni a lungo termine, per il post atletica. Fino a che va bene e ci si sente forti. Fino a qualche anno fa il mio pensiero era solo corsa, non volevo considerare il dopo. Purtroppo in questo bellissimo sport da un giorno all’altro può cambiare la vita” ha concluso.
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19 Gennaio 2023, 10:21