La storia della Madonna di Trevignano Romano continua a tenere banco. L’ex imprenditrice siciliana Gisella Cardia sostiene che la Madonnina in ceramica con cui è tornata cinque anni fa da Medjugorje piangerebbe sangue. Ma non solo. La veggente afferma di parlare con la madre di Gesù e questa le apparirebbe una volta al mese. La vicenda si arricchisce adesso di un nuovo colpo di scena.
“Gisella ci disse che sarebbe nato un bambino l’8 dicembre”
Secondo alcune testimonianze rese a “Mattino Cinque News”, Gisella Cardia avrebbe affermato in passato di essere “incinta per volere del cielo”. “Gisella ci disse che era incinta – dice un’ex seguace – Però la cosa strana è che lei in Quaresima non aveva rapporti sessuali con suo marito. Era incinta perché voluto dal cielo. Ci disse che sarebbe nato un bambino l’8 di dicembre del 2017, giorno dell’Immacolata Concezione che sarebbe stato un maschio e che le sarebbe stato imposto di chiamarlo Emanuele”.
“Le ecografie dicevano che l’utero cresceva ma non si vedeva nulla”
“Ma questo figlio di chi sarebbe stato se non aveva avuto intimità con il marito Gianni?”, chiede il giornalista di “Mattino Cinque News”. “A questo punto dello Spirito Santo – replica l’ex seguace – Anche perché lei ci raccontò che aveva fatto delle ecografie con un’équipe medica dove risultava che l’utero cresceva ma dentro non si vedeva nulla e che questa équipe medica non riusciva a spiegarselo. Questo perché all’interno c’era una materia di spirito e non terrena e non si sarebbe vista fino alla fine”.
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“Uscita da quella casa, non sono più tornata”
Un’altra testimone riferisce di non essere più andata a casa di Gisella Cardia dopo quel racconto: “Per me aveva superato il limite, era andata oltre. In quel periodo, si sentiva la Madonna. Uscita da quella casa, non sono più entrata e non sono andata più nemmeno ai rosari. Dopo che mi ha detto della gravidanza, ho detto basta. Lei vedeva Gesù, una volta al rosario del martedì ha detto ‘la Madonna non è venuta, questa sera è venuto Gesù, è passato nei banchi in mezzo a noi’”.