Ilaria D’Amico è intervenuta in collegamento con il programma radiofonico “I Lunatici” in onda su Rai Radio2 e ha parlato del compagno Gigi Buffon, al quale è legata dal 2014 e dal quale ha avuto un figlio.
“Sono consapevole che mi dice delle stupidaggini ogni anno – ha svelato – Arriva a un certo punto e mi dice che smetterà, mi promette che ci faremo una estate incredibile, che faremo un viaggio alla scoperta dell’Italia che si conosce di meno. Ogni volta poi arriviamo a maggio che ha già preso altre decisioni. Lui è una fucina di talento e motivazioni, è un trascinatore vero, di se stesso e dei suoi compagni. È un generoso, si sporca le mani nello spogliatoio, ha una parte umana meravigliosa”.
L’ex conduttrice di Sky Sport ha anche raccontato un episodio spiacevole e imbarazzante avvenuto agli inizi della sua carriera: “Già lavoravo, erano i primi anni. Mi chiamò nella sua stanza il direttore e lo trovai con della musica romantica in stanza, poi iniziammo a parlare e lui iniziò a farmi dei massaggi sul collo. Era un segnale inequivocabile. Era il direttore di un luogo in cui lavoravo, ma ne sono uscita, ho bloccato la situazione e ne sono uscita. Il #metoo è stato fondamentale per dare strumenti a tutte le giovani ragazze e per spaventare chi trovandosi in certi posti di potere per buonsenso, civiltà e dignità dovrebbe evitare certi comportamenti e invece non lo fa. Io quella volta sono riuscita ad uscirne in modo diplomatico. E poi i rapporti sono continuati in maniera civile. Però è una sensazione molto molto spiacevole, che non dimentico. Mia madre mi ha sempre insegnato a farmi rispettare, rispettando prima di tutto me stessa”.
“Come stiamo uscendo dalla pandemia? Io mi sono tranquillizzata. Grazie al vaccino – ha aggiunto – Avevo tantissima ansia soprattutto per mia mamma, che ha una certa età e un po’ di patologie. Avevo veramente paura e angoscia. Una volta vaccinata lei e vaccinati noi, mi sembra che ci sia una rete in questa cascata libera in cui ci siamo trovati. Il vaccino mi dà la sensazione di una rete di protezione. La presenza del Covid è ancora tangibile e questo ci dice che dobbiamo stare ancora attenti. Anche vedendo cosa sta accadendo in Inghilterra”.