Il gruppo de “Il Volo” è stato protagonista di un servizio de “Le Iene”. L’inviato Nicolò De Devitiis ha trascorso due giorni con Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto, che si sono raccontati a cuore aperto. I tre artisti hanno mostrato come si svolge la loro vita tra alberghi e concerti, le loro abitudini, il loro modo diverso di affrontare ogni cosa. L’intervista ha mostrato al pubblico quello che c’è dietro tre ragazzi come le loro fragilità e paure. L’inviato ha seguito il gruppo a Parigi e a Sofia, due tappe del loro tour europeo. Intervistati separatamente, i tre hanno svelato cosa pensano davvero l’uno dell’altro. La loro storia inizia quando appena bambini vengono messi insieme per formare un gruppo di piccoli tenori. Non si sono scelti, qualcuno ha scelto per loro e da allora sono passati oltre 15 anni, trascorsi sempre insieme. Piero Barone confida di concedersi “una corsetta” ogni volta che arriva in una località del tour. “Per vedere un po’ la città, perché poi ci chiudiamo in teatro”, confessa.
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“Il Volo” a “Le Iene”, Piero Barone sogna una famiglia, Gianluca Ginoble ama leggere e meditare
Piero Barone confida che in Italia tutti pensano che facciano musica per vecchi. “Ma è solo una cosa che succede in Italia, nel resto del mondo abbiamo fan giovanissimi”, spiega. Poi racconta ancora: “A vent’anni ci siamo divertiti molto…ora a 30, 31 anni è cambiato tutto. Ora non me la sento di finire un concerto e conoscere una persona, trascorrere un paio d’ore ed è finita”. “La mia paura? Quella di non riuscire a costruire una famiglia – confessa ancora Piero Barone – pensavo che a quest’età avrei già costruito qualcosa, invece…” . Poi è la volta di Gianluca Ginoble con il quale l’inviato de “Le Iene” trascorre del tempo tra skincare e cura del corpo. L’artista ama molto la meditazione e la lettura ma “non sono riuscito a prendere il diploma, quando era il tempo ho iniziato la mia carriera”. Poi aggiunge: “Non è la cura del corpo a determinare la virilità, ma la sensibilità, la profondità d’animo, la propensione all’ascolto”.
Il giovane si commuove parlando del rapporto con i suoi due colleghi: “All’ inizio loro due mi escludevano perché sono entrambi siciliani, parlavano nel loro dialetto e io non li capivo. Io ero un po’ emarginato, per questa cosa mi sono sentito molto solo. Con Ignazio non vado molto d’accordo per una questione caratteriale, non perché non ci vogliamo bene. Lui ogni tanto si chiude in sé stesso e io invece vorrei parlare”. “Gli voglio bene più di quanto pensano”, aggiunge tra le lacrime.
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Ignazio Boschetto: “Sogno una casa piena di bambini, ci stiamo pensando”
E’ il turno di Ignazio Boschetto, il più pigro del gruppo che preferisce cenare in camera che con i suoi amici/colleghi e confessa quanto sia importante per lui preservare i suoi spazi: “Vivere 15 anni insieme quasi tutti i giorni non è facile, è fondamentale avere i propri spazi”. “Sono cresciuto in fretta – racconta il giovane – a cinque anni aiutavo mia sorella a mandare avanti la casa, nostra madre era malata. L’anno scorso sono arrivati degli attacchi di panico, nonostante avessi tutto quello che desideravo, lavoro, moglie…ora ho imparato a conviverci. So che la mia vita è stupenda e non mi manca niente, capisco che è solo un momento e vado avanti”. “Vorrei avere dei figli, sogno una casa piena di bambini, ci stiamo pensando”, aggiunge commosso. Poi parla della sua trasformazione fisica: “C’è stato un periodo che mi sentivo sbagliato e mi sono detto che dovevo fare qualcosa per me. Da lì ho iniziato un percorso che mi ha portato a sentirmi più sicuro, anche se oggi quella sicurezza non c’è mai”.
Alla fine dell’intervista Piero Barone fa chiarezza in merito alla notizia secondo la quale avrebbero distrutto una stanza d’albergo. “È stato per un problema di moquette nella stanza, ma siamo andati via senza dire niente e il proprietario ha fatto uscire questa notizia falsa. Figuriamoci se io spacco una stanza e la faccio sui muri…”, precisa.