Dall’amicizia al tribunale. E’ la triste evoluzione del rapporto solido e profondo che legava due influencer piuttosto conosciute. Stiamo parlando di Tara Gabrieletto, nota per aver partecipato a “Uomini e Donne” e “Temptation Island”, e Chiara Camerra, influencer specializzata nel promuovere prodotti dietetici e mamma di una bimba di tre anni. Le due erano talmente legate che aveva deciso di farsi lo stesso tatuaggio sulla mano.
Tragedia sfiorata a pochi giorni dal Natale
Il 19 dicembre di due anni, purtroppo, accade qualcosa che le segnerà allontanandole. A pochi giorni dal Natale, Tara Gabrieletto – fresca di separazione dal marito Cristian Galella, ex tronista di “Uomini e Donne” – invita a casa sua alcuni amici per una grigliata. C’è anche Chiara Camerra con la figlia di un anno. La neo mamma ha appena dato il biberon alla piccola, si volta per prendere una tazzina, sente un ringhio (è uno dei tre pitbull di Tara, ndr.) e si trova di fronte ad una scena agghiacciante.
“Il cane sbatteva mia figlia come fosse una bambola di pezza”
“Il cane aveva azzannato la faccia della bambina e la stava sbattendo in qua e in là come una bambola di pezza”, racconta al “Corriere della Sera”. Confuso dalle urla, l’animale molla la piccola. “Ma la stava riattaccando e se non fossi intervenuta l’avrebbe uccisa”, dice. “Ho preso uno strofinaccio da cucina per fermare il sangue che usciva da tutte le parti – racconta Chiara Camerra – il cane le aveva strappato mezza faccia, aveva tagli sulla testa e sulla fronte, non so come ho fatto a non svenire perché io sono anche impressionabile… È prevalso l’istinto materno… Guardavo Tara e le dicevo ti prego svegliami da questo incubo”.
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“Tara è sparita, mio padre l’aveva pure aiutata a traslocare”
La bambina viene ricoverata in terapia intensiva e nei giorni seguenti viene sottoposta ad un intervento combinato fra chirurghi maxillo-facciali, plastici ed oculisti. “Io in quelle settimane di emergenza Covid ero sempre in terapia intensiva dalla bambina e non avevo la testa per pensare ad altro – spiega l’influencer – E così sono trascorsi i novanta giorni per poter fare querela e una causa penale (…) In quelle settimane mio padre ha pure aiutato Tara a fare un trasloco a Roma, dopodiché lei è praticamente sparita. E ripensando poi a quello che mi diceva dopo l’incidente mi sono accorta che la sua preoccupazione erano stati i social, mi aveva chiesto di non parlare della vicenda per via del cane”.
Risarcimento da oltre 300mila euro dopo l’accordo con l’assicurazione
“Purtroppo quando è venuta da me i termini per la causa penale erano scaduti e così abbiamo potuto procedere solo in via stragiudiziale nei confronti dell’assicurazione, essendo il cane coperto da una polizza – interviene il suo legale – Diciamo che è andata bene, 310 mila è un buon risarcimento, riguarda il danno alla bambina, morale e permanente, compreso quello estetico, che è stato riconosciuto al 30%. Ma la causa non è ancora chiusa e ora ci saranno tutte le altre parti da risarcire, cioè i parenti della mia cliente che hanno avuto anche loro dei danni essendo la nipotina convivente”. “Che ci sia stato il danno siamo tutti d’accordo, ma nessuno ha raggirato né imposto nulla alla signora, che era maggiorenne e ha preso le sue decisioni in piena autonomia”, gli fa eco l’avvocato di Tara Gabrieletto.
Chiara chiede l’abbattimento del cane ma Tara non ne vuole sapere
“E pensare che c’eravamo fatte lo stesso tatuaggio sulla mano promettendoci reciproco aiuto: ‘Promise’ – dice Chiara Camerra amareggiata – C’è una cosa che mi stringe il cuore: tutte le volte che i bambini chiedono a mia figlia cos’ha lì, lei si alza la mascherina fino agli occhi”. L’influencer chiede l’abbattimento del pitbull dell’ex amica: “E’ una questione di giustizia nei confronti della mia bambina”. Ma l’ex protagonista di “Uomini e Donne” non ne vuole sapere. “Fortunatamente siamo in Italia e l’abbattimento del cane non lo decide la signora — spiega l’avvocato — L’Asl era uscita nell’immediatezza dell’evento, come stabilisce la legge, aveva visionato il cane, l’aveva tenuto sotto osservazione e considerato non mordace. Comunque aveva ritenuto di non prendere alcuna misura estrema”.