Il Castello delle Cerimonie torna in tv: gemellaggio Catania-Napoli nella prima puntata

03 Settembre 2024, 17:29

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Il Castello delle Cerimonie torna su Real Time con 15 nuove puntate. La data da contrassegnare col rosso è il 6 settembre. La prima puntata dell’ottava stagione del programma cult dedicato a matrimoni, comunioni, compleanni e anniversari al limite del kitsch, andrà in onda in seconda serata subito dopo il primo appuntamento con Bake Off Italia. Per gli abbonati è già disponibile su Discovery Plus.

I catanesi Maria e Carmelo hanno deciso di sposarsi in trasferta

A fornire qualche anticipazione è “TvBlog”. Protagonisti sono Maria e Carmelo, una coppia catanese che ha deciso di sposarsi in trasferta, ovvero a La Sonrisa, il castello di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, che da anni ospita le riprese del format prodotto da B&B Film per Warner Bros. Discovery. Non tutti gli invitati hanno preso bene l’idea delle nozze in esterna. Il menù è ricchissimo e comprende tra le altre cose tre primi e uno spuntino notturno.

I due sposi sono appassionati di musica neomelodica e hanno coinvolto 12 cantanti

I due sposi, appassionati di musica neomelodica, non hanno badato a spese per l’intrattenimento musicale facendo esibire ben 12 cantanti. “Vogliamo sposarci al castello perché siamo amanti della musica neomelodica”, dice Carmelo nel promo. “Tipo che noi siamo napoletani – gli fa eco Maria – La parrucchiera io l’ho salita da Catania, mi ha fatto contenta nel mio sogno”. “Abbiamo fatto il rito civile con Donna Imma”, racconta lo sposo. “Mi piaceva che mi sposava lei”, svela la neo moglie.
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Fino a qualche mese fa, il futuro de Il Castello delle Cerimonie era incerto

Nei mesi scorsi, una sentenza della Suprema Corte di Cassazione diventata esecutiva aveva sancito il passaggio degli immobili e dei terreni su cui sorge La Sonrisa dalla proprietà della famiglia Polese al patrimonio immobiliare del Comune di Sant’Antonio Abate. Quest’ultimo ha però deciso di non chiudere la struttura ricettiva salvando i lavoratori. I Polese hanno perso la proprietà ma hanno potuto proseguire con la propria attività.