Si intitola “Salvo” il primo film italiano ad aggiudicarsi un premio alla 66esima edizione del Festival di Cannes. L’opera è firmata da Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, registi palermitani alla prima prova dietro la macchina da presa.
Snobbato in patria, “Salvo” ha portato a casa il primo premio nella sezione “Semaine de la critique“, oltre al Prix Révélation, entrambi assegnati dalla giuria presieduta da Mia Hansen-Løve. Un riconoscimento prestigioso che mancava all’Italia da ben sette anni. I due cineasti lo hanno dedicato alla memoria di Falcone e Borsellino.
La pellicola, la cui produzione è durata cinque anni, è un noir e narra la storia di un killer di mafia e di una ragazza cieca. Il loro incontro cambierà radicalmente le vite di entrambi, portando a risvolti inaspettati. Nel cast Saleh Bakri, Luigi Lo Cascio e l’esordiente Sara Serraiocco.