La lettera dei discendenti di Aldo Gucci
- Gli eredi non ci stanno a passare per “teppisti, ignoranti e insensibili”
- Surreale, a loro dire, anche “Patrizia Reggiani dipinta come una vittima”
- La famiglia Gucci minaccia azioni legali a tutela del loro nome e della loro immagine
Qualche giorno fa, in America, è uscito l’attesissimo film “House of Gucci” che approderà nelle sale italiane il prossimo 16 dicembre. Com’è noto, la pellicola diretta da Ridley Scott è ispirata all’omicidio di Maurizio Gucci avvenuto il 27 marzo 1995. Come mandante del delitto, è stata condannata a 26 anni di reclusione Patrizia Reggiani, ex moglie della vittima. La Reggiani, che nel 2016 è tornata in libertà grazie ad uno sconto di pena ottenuto per buona condotta, è interpretata da Lady Gaga. Nel cast figurano attori del calibro di Adam Driver, Jared Leto, Jeremy Irons, Salma Hayek e Al Pacino.
La famiglia Gucci minaccia azioni legali
Gli eredi di Aldo Gucci sono sul piede di guerra e minacciano azioni legali. Lo fanno in una lunga lettera in cui lamentano che la produzione ”non si è curata di interpellarli prima di descrivere Aldo Gucci”. Nella “narrazione tutt’altro che accurata”, i membri della famiglia Gucci vengono fuori “come teppisti, ignoranti e insensibili al mondo che li circondava”. “Questo è estremamente doloroso da un punto di vista umano e un insulto all’eredità su cui è stato costruito il marchio”, sentenziano.
“Patrizia Reggiani dipinta come una vittima”
Come se non bastasse, i discendenti di Aldo Gucci puntano il dito contro “i toni indulgenti nei confronti di una donna (Patrizia Reggiani, ndr.) che, definitivamente condannata per essere stata la mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci, viene dipinta non solo nel film, ma anche nelle dichiarazioni dei membri del cast, come una vittima che cercava di sopravvivere in una cultura aziendale maschile e sciovinista”.
“In azienda, diverse donne hanno ricoperto posizioni importanti”
“Gucci – si legge nella lettera – è stata un’azienda inclusiva. Anzi, proprio negli anni ’80, il contesto storico in cui è ambientato il film, “erano diverse le donne che ricoprivano posizioni importanti: che fossero membri della famiglia o estranei ad essa”. Pertanto, “la famiglia Gucci si riserva il diritto di utilizzare qualsiasi mezzo necessario a tutelare il nome, l’immagine e la dignità dei suoi membri e dei loro cari”.