17 Novembre 2021, 12:38
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Maria Teresa Ruta ha scoperto che sua figlia Guenda si sarebbe sposata guardando da casa una diretta del “Grande Fratello Vip”. La ragazza convolerà a nozze con Mirko Gancitano, videomaker freelance, producer e attore originario di Mazara del Vallo, in Sicilia. La conduttrice ha invitato nel suo castello di Luino, sul Lago Maggiore, i consuoceri per conoscerli ed è su di giri per il grande incontro. Il compagno Roberto le chiede se sia contenta e le gongola: “Ha trovato uno che se la piglia. Così almeno Guenda si toglie dai maroni”.
Direttamente dalla Sicilia arrivano i genitori di Mirko accompagnati da un amico che non era previsto a cena. Quello che Maria Teresa non sa è che sono tre attori de “Le Iene” pronti a rovinare la festa. Il misterioso individuo dice che si fermerà pochissimo e nel frattempo dà un’occhiata alla casa. Dopo un brindisi, abbandona l’allegra combriccola. Se Maria Teresa si mostra felice per le nozze della figlia, lo stesso non si può dire per i consuoceri che alludono ad un non meglio precisato “problema”. La tensione è palpabile, anche perché il misterioso individuo è rimasto a piantonare la porta di casa.
In cucina, Guenda confessa alla madre di aver prestato dei soldi ai genitori di Mirko per ripianare dei debiti contratti dai loro negozi di abbigliamento: “Ho capito che hanno un po’ di problemi. Gli ho dato una mano quest’estate. Una mano…economica. Però mi sembra di capire che continuano ad avere problemi”. La Ruta non la prende benissimo. “Così come le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, i debiti dei padri non devono ricadere sui figli – sentenzia – Le persone che si aiutano economicamente, uno le perde. Le perde perché le persone che vengono aiutate poi si vergognano di aver ricevuto l’aiuto e non ti vogliono più guardare in faccia se non possono restituire l’aiuto che viene dato”.
Tornata a tavola, Maria Teresa cerca di indagare meglio e viene fuori che i finti genitori del suo futuro genero sono caduti nella rete di uno strozzino. “I negozi ce li hanno tolti – confessa il consuocero – Non so se neanche torniamo più giù perché non possiamo più neanche entrare in casa. Non riuscivamo più a pagare i fornitori perché soldi non ce n’erano più. Abbiamo chiesto aiuto a questo signore”. “Ma tu non sai i debiti che abbiamo – gli fa eco la moglie – Prima gli interessi erano bassi, poi hanno caricato. Abbiamo detto a questo signore che Mirko si è fidanzato con Guenda e lui sperava forse di venire qua…”. “Io mi rendo conto che la vostra situazione è sicuramente drammatica ma qui dobbiamo assolutamente metterci in regola e metterci in mano alle forze dell’ordine perché non si può fare diversamente”, dice la Ruta.
La consuocera svela che il debito, che inizialmente ammontava a 400mila euro, adesso supera il milione di euro a causa degli interessi applicati dallo strozzino. In cucina, Guenda confida alla madre di aver prestato dei soldi alla famiglia Gancitano: “Tranne qualcosa che mi sono tenuta sul conto, il resto gliel’ho dato. Quello che ho guadagnato in questi anni praticamente”. La Ruta è costernata e abbraccia la figlia che ha perso tutto. Ad un certo punto suona il citofono e i Gancitano si dileguano. In casa irrompe il finto strozzino: “La famiglia ci aveva promesso che stasera avrebbe risolto i problemi che ha con noi. Hanno un milione e duecento mila euro di debito”. Maria Teresa lo affronta a muso duro: “Lei non è amico mio, io non la conosco”.
La discussione degenera e sfocia in una rissa. “Non conoscete la famiglia Gancitano…chi sono! Sono truffatori – spiega il finto usuraio – Questi fanno la vita da nababbi, giocano a Montecarlo. Si fanno prestare i soldi e fanno la vita da nababbi. Stanno truffando tutti. In Sicilia li conoscono tutti i Gancitano. Sono dei delinquenti. Hanno detto che i soldi me li pagate voi”. Maria Teresa Ruta sbrocca: “Voi e i signori Gancitano parlate la stessa lingua e quindi ve la vedete tra di voi. Io chiamo la polizia. Se siamo tutti pecore non ce la facciamo a salvare l’Italia dalle persone come voi. Io non ho paura di niente! Sono una brava persona, non ho mai avuto nessun problema di nessun tipo. Ha capito? Mio padre è uno che si alzava tutte le mattine e si guardava allo specchio e diceva ‘Che bello, sono una persona onesta’ e lo sono anch’io. Non voglio spartire niente con la gente come voi”.
A quel punto, con in sottofondo la colonna sonora de “Il padrino”, entra in scena un finto boss mafioso e getta pesanti ombre su Guenda: “Voi avete rovinato famiglie perché vi siete fatti dare soldi che non vi competevano. Anche lei si è presentata assieme a lui a prendere i soldi. Si è fatta prestare soldi! Ma perché non gli raccontate tutto? Signora, la bella vita l’ha fatta pure sua figlia”. “Non credo proprio che abbia fatto una gran bella vita – precisa la Ruta – Seguo le sue storie su Instagram. Se è andata un attimo su un motoscafo non è successo niente. Poi ha fatto il cammino di Santiago”. Il finto boss insiste: “L’hanno pagato con quali soldi l’affitto di quel motoscafo? Non lo sa? Se lo faccia dire”. “Ho accompagnato Mirko che ha preso un po’ di soldi”, confessa Guenda. Per la Ruta è un colpo tremendo.
“Avete cinque minuti di tempo. Tra cinque minuti arriva un orecchio”, minaccia il finto boss. La Ruta, definita nel servizio “paladina dell’antimafia” non si piega: “Siete pregati di andarvene e di portarci qui subito i signori Gancitano perché io non ho paura di niente e di nessuno. Perché bisogna essere così e fermi. I soldi che Guenda ha preso in mano vi saranno restituiti con gli interessi che intendo io, non quelli che intendete voi”. “Gli interessi li facciamo noi”, urla il finto strozzino. Il finto boss tenta di prendere in ostaggio Guenda. Maria Teresa passa alle maniere forti e per difendere la figlia picchia i due finti malviventi. La tensione si allenta solo quando la Iena Nicolò De Devitiis irrompe sulla scena per svelare che si tratta di uno scherzo.
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La burla de “Le Iene” ha suscitato non poche polemiche. Alcuni internauti hanno sottolineato come lo scherzo sia pieno di stereotipi e luoghi comuni: “Da siciliana tantissimo di cappello a Maria Teresa Ruta….grandissima donna con degli attributi più grandi di alcuni maschi!!! Però ci siamo rotti che in ogni scena di malavita sbattete i siciliani”, “La rappresentazione che viene fatta della Sicilia è vecchia e superata da anni di lotte e, ahimè, di morti”, “La prossima volta prendete persone che parlano romano, veneto, toscano, milanese. La mafia è ovunque ..Basta con questo sfottò verso i siciliani”. Altri non credono alla genuinità dello scherzo: “Dai è per forza recitato. Sembrava una commedia. Chi, con uno scagnozzo e un boss dentro casa avrebbe un comportamento tale? Rischiando di mettere in pericolo la famiglia… E peraltro, chi ca*zo lo farebbe mai salire in una casa di persone perbene un boss?”, “Si vedeva chiaramente che era tutta una sceneggiata”, “Tematiche di cattivo gusto…..E per di più, recitato malissimo…Tutto preconfezionato…”.
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17 Novembre 2021, 12:38