Celebrità

Giuni Russo raccontata dalla compagna: “Noi insieme per 36 anni”

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20 Agosto 2024, 15:08

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Giuni Russo raccontata da Maria Antonietta Sisini, sua compagna per 36 anni. La musicista e produttrice discografica ha rilasciato un’intervista a Mario Luzzatto Fegiz per il  “Corriere della Sera” in cui ha parlato della cantante palermitana, all’anagrafe Giuseppe Romeo, scomparsa a 51 anni nel 2004 dopo una lunga malattia. Giuni Russo è sepolta al cimitero Maggiore di Milano tra le Carmelitane Scalze, per sua espressa volontà. Dieci anni prima di morire, l’artista aveva iniziato un cammino spirituale dopo aver incassato svariate delusioni professionali.

Giuni Russo

Il primo incontro tra Giuni Russo e la compagna: “È stato un colpo di fulmine”

Maria Antonietta Sisini, che proviene da una famiglia di musicisti, ricorda il primo incontro con Giuni Russo, sua compagna di vita: “Nel 1968 suonavo la domenica pomeriggio al dancing Diomede. Ed è lì che ho incontrato Giuni Russo. Lei era venuta con amici a ballare. Aveva già una certa notorietà (Castrocaro, Sanremo). A un certo punto chiesero a Giuni di cantare. Lei salì sul palco, le passai la chitarra e intonò ‘Chain of fools’ di Aretha Franklin… È stato lì il colpo di fulmine. In confronto a lei io ero una schiappa Il lavoro ci appassionava. E mi fermo qui”.
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Giuni Russo

“Nell’ambiente dicevano che lei aveva un caratteraccio, che non era obbediente”

Giuni Russo viene descritta dalla compagna come “una personalità a tutto tondo, un’artista preparata che ha dedicato la sua vita al canto. Coltivando il talento (…) Era professionista. Ma libera”. “Nell’ambiente dicevano che lei aveva un caratteraccio, che non era obbediente, che non faceva quello che le veniva indicato da produttori o discografici – confida Maria Antonietta Sisini – Lei voleva fare quello che si era prefissata fin da bambina, aveva un suo piano ed è riuscita a fare quello che lei amava. Era stanca della infinita gavetta, dei tanti pellegrinaggi che terminavano con un nulla di fatto”.

La compagna di Giuni Russo: “Si sottovalutava, a volte è stata incompresa”

Ma non finisce qui. Perché la musicista e produttrice discografica confessa che la compagna “si sottovalutava” e che a volte è stata “incompresa”. “Agli inizi degli anni 80 Caterina Caselli che era la nostra discografica, non capiva Giuni Russo, la sua voglia di sperimentare e di evolvere – racconta – la Caselli chiedeva sempre brani come ‘Un’estate al mare’. Ma a Sanremo 2003, dove Giuni, già molto malata, partecipò con ‘Morirò d’amore’, Caterina ci venne a trovare in hotel, e durante questo incontro molto intenso disse: ‘Ti chiedo perdono di non averti mai capito’. Una specie di confessione che le fa onore. Tutte e tre eravamo in lacrime”.
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Giuni Russo

“Guardava la carta geografica quando faceva le elementari a Palermo e fissava la Sardegna”

Giuni Russo ama profondamente la Sardegna dove “ha vissuto tre quarti della sua vita” e “per la quale aveva un amore incondizionato”. “Guardava la carta geografica quando faceva le elementari a Palermo – racconta la musicista e produttrice discografica – C’era una unica carta geografica. Lei fissava la Sardegna e diceva ‘guarda come è bella, un giorno ci andrò’. In Sardegna si sentiva a casa sua, il brano Alghero spopolò e finì in classifica”. Giuni Russo e la compagna, si scopre, litigavano tantissimo, per lo più per motivi professionali. Per il resto, confida Maria Antonietta Sisini, “ho tutto nel mio cuore”. “Mi emoziono. Una eredità immane vivere per 36 anni con Giuni”, conclude.

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20 Agosto 2024, 15:08

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