"Mio marito Giuliano Giuliani prese l'Aids alla festa di Maradona"

“Mio marito Giuliano Giuliani prese l’Aids all’addio al celibato di Maradona”

Daniela Vitello

“Mio marito Giuliano Giuliani prese l’Aids all’addio al celibato di Maradona”

| 25/05/2024
“Mio marito Giuliano Giuliani prese l’Aids all’addio al celibato di Maradona”

5' DI LETTURA

Giuliano Giuliani, portiere del glorioso Napoli di Diego Armando Maradona, aveva 38 anni quando morì di Aids. Fu il primo calciatore a contrarre la malattia e morì nel silenzio generale, dimenticato da tutti. Giuliano Giuliani prese l’Hiv durante l’addio al celibato del Pibe de Oro. All’epoca il portiere era sposato con Raffaella Del Rosario da cui aveva avuto una figlia.

Raffaella Del Rosario e Giuliano Giuliani (Foto Instagram)

“Quando mi confessò di essere sieropositivo, nostra figlia aveva un anno e mezzo”

“Lui me lo disse a Udine – racconta l’ex signora Giuliani in un’intervista rilasciata a Walter Veltroni per “Il Corriere della Sera” – Aveva fatto gli esami di routine. Venne un giorno e mi confessò di essere sieropositivo. La mia vita precipitò nel buio. Mia figlia aveva un anno e mezzo, per fortuna era stata concepita prima che lui contraesse la malattia. Al dolore, e sinceramente anche la rabbia, per quello che stava succedendo a Giuliano, si accompagnò anche l’ansia per il mio destino. Eravamo una coppia che aveva una normale vita coniugale. Lui forse aveva preso l’Aids a ottobre. Eravamo a giugno. Ho fatto i controlli ogni sei mesi, tutte le volte con la sensazione che potesse arrivare anche su di me la mannaia di quella malattia. Mi sono separata, sono andata a Napoli, con la bambina. Ero ferita, angosciata”.

Raffaella Del Rosario (Foto Instagram)

“Sono rimasta incinta nello stesso periodo in cui successe alla moglie di Maradona”

“Lui mi ha fatto causa, mi ha tagliato ogni contributo e ha chiesto l’affidamento della bambina – svela Raffaella Del Rosario – Io a Napoli ho ricominciato a lavorare. Ma non erano più i tempi allegri dello scudetto. Anni bellissimi. Vivevamo a Posillipo, l’estate la passavamo a Capri. Mi sono sposata a 22 anni, lavoravo in una televisione e tutto mi sembrava rosa. Giuliano era molto legato a Corradini e a Diego. Passavamo le serate insieme a giocare a Cluedo, c’era un clima di festa continua. Io sono rimasta incinta nello stesso periodo in cui successe alla moglie di Maradona. E ricordo la meravigliosa celebrazione della vittoria nel campionato del 1990, su una nave in cui tutta la squadra si ritrovò. Sembrava tutto possibile, quella sera”.

Raffaella Del Rosario e Paolo Bonolis (Foto Instagram)

“Giuliano era destinato a sostituire Zenga all’Inter, ora sarebbe ancora qui”

Raffaella Del Rosario ricorda il primo incontro con il padre della sua prima figlia: “Avevo conosciuto Giuliano nel 1987, a Milano, durante una festa. Io lavoravo come valletta, lui giocava nel Verona. Era un ragazzo introverso, complesso, molto affascinante. Era simpatico, umile, sbruffone, tutto insieme. Aveva avuto un’infanzia complicata, della quale non amava parlare. Persino a me non ha mai detto che suo padre era stato travolto da problemi di alcolismo, che sua madre era stata uccisa in Germania dal suo nuovo compagno. Era destinato a sostituire Zenga all’Inter, ora sarebbe ancora qui. Invece alla fine Walter rifiutò di andare via e Maradona si ricordò di quel portiere gialloblù che gli aveva parato dei rigori. Per questo sistema di casualità, sliding doors, lui si ritrovò una sera a Buenos Aires, alla festa di addio al celibato di Diego”.

Giuliano Giuliani (Foto Instagram)

“All’addio al celibato di Maradona c’erano 14 ragazzi e 42 ragazze”

A rievocare la serata in cui Giuliano Giuliani “si giocò la vita” è un collega che non vuole essere nominato: “Quella sera Diego aveva organizzato un addio al celibato a suo modo, c’erano quattordici ragazzi e 42 ragazze. Chi c’era mi ha raccontato che appena arrivarono le automobili con gli invitati si chiusero le porte e si spensero le luci. Giuliano fu visto tornare in albergo alle cinque di mattina, quella sera si è giocato la vita”.
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Diego Armando Maradona, Giuliano Giuliani e Raffaella Del Rosario (Foto Instagram)

“Ha tentato di tutto per curarsi, non immaginava di morire”

“Io avevo partorito da sette giorni, ovviamente non potei andare – confida Raffaella Del Rosario – Questa coincidenza mi ferì in modo particolare e fu una delle ragioni per le quali ci separammo. Ma gli sono restata accanto nella fase finale della sua vita. Lui aveva tentato di tutto per curarsi. Si era trasferito a Bologna e aveva trovato una nuova compagna che però, quando la malattia si è aggravata, lo ha lasciato. Lui non aveva nessuno, se non gli zii che avevano cresciuto lui e suo fratello, morto dopo una vita complicata. Giuliano non immaginava di morire. La sera prima, in ospedale, ero con lui. Mi ha detto: ‘Ci vediamo domani, voglio stare un po’ con Gessica, la nostra bambina’. Mi ha fatto giurare che non avrei mai detto a sua figlia la causa della morte. Io lo feci. E ho tenuto fede a questa parola data. Lei, a diciotto anni, lo ha scoperto su Internet e, per questo, ha pagato un prezzo molto alto”.

Raffaella Del Rosario e Giuliano Giuliani (Foto Instagram)

“Il giorno dei suoi funerali non venne nessuno, attorno a lui si era fatto il vuoto”

Durante la malattia e anche in occasione della sua morte, Giuliano Giuliani fu trattato come fosse un appestato. “Il giorno dei suoi funerali non venne nessuno dei suoi compagni del Napoli o del Verona – racconta l’ex moglie – Non un telegramma, una corona di fiori. Niente, Giuliano Giuliani era buono per parare i rigori, non meritava un atto di solidarietà. Attorno a lui, negli anni della malattia, si era fatto il vuoto. Lo avevano persino arrestato per una assurda storia di cocaina, dalla quale fu subito scagionato. Ma la paura di essere associati a lui, nel tempo in cui avere l’Aids significava essere o drogati o omosessuali, lo aveva reso un monatto, una anomalia da ignorare”.

Pubblicato il 25/05/2024 15:01

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