23 Marzo 2024, 09:13
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Giuliana De Sio, 67 anni il prossimo 2 aprile, si è raccontata in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”. L’attrice salernitana è tornata indietro con la memoria all’infanzia e ha ribadito di non aver avuto una famiglia. “Mia madre era un’alcolista – ha dichiarato – Era bellissima, molto rappresentativa, non capivo… da una certa ora in avanti si trasformava in un’altra persona. Cercavo continuamente un contatto con lei… Eravamo due sorelle in sua balia, mio padre se n’era andato via da un pezzo. Poi si trovò un altro marito, un chirurgo simpaticissimo, intelligente, bello. Che aveva cercato di aiutarla. Un c… pazzesco. Ma lei non ha mai smesso di bere. Continuava a essere infelice, depressa. Ha vissuto fino a 84 anni, era tosta. Per un periodo aveva anche preso degli antidepressivi e stava benissimo. Con mia sorella ci dicevamo: ‘Pensa se avesse preso sto’ Prozac quando eravamo piccole. Ti rendi conto?’. Improvvisamente ci si poteva parlare. Poi, dopo due mesi, ha smesso di prenderlo perché non ci poteva bere insieme. Io sono astemia”.
A proposito della sorella Teresa, Giuliana De Sio ha svelato: “Da giovani abbiamo avuto un rapporto un po’ conflittuale. A diciott’anni e un minuto entrambe siamo andate via da casa. Credo che lei abbia avuto dei problemi nei miei riguardi. Competizione? Non ne abbiamo mai parlato ma penso di sì. Io nei suoi mai. Teresa è una donna intelligente, con gli anni è cambiata. Deve avere fatto un po’ di autoanalisi, forse anche analisi. Io l’ho fatta per 40 anni. Adesso siamo molto complici, io mi preoccupo per lei e lei per me. Non c’è più nessuno della famiglia, siamo rimaste solo noi”.
L’attrice ha anche parlato della depressione contro cui combatte da una vita. “Ci campo, con la depressione – ha detto – Però, in quanto grande depressa, mi sento comunque coraggiosa, perché l’ho combattuta questa malattia. A testa alta, per tutta la vita”. Come “arma”, Giuliana De Sio ha usato il suo lavoro. “È stata la cosa più importante per me – ha confessato – Anche se è sempre più stancante, sempre più difficile. Gli attacchi di panico mi vengono sempre più spesso. Più forti. Ci sono volte che salgo in scena e non so dove sono. Chi sono. Ma ho imparato a gestirli e il pubblico non se ne accorge”. “La depressione non fa percepire i sentimenti – ha spiegato – A me sembra di non provarne (…) E non importa alla fine se non ne sento, c’è ancora un canale misterioso che mi permette di esprimerli. Da qualche parte ce li avrò”.
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L’attrice salernitana ha iniziato a fare i conti con il tempo che passa: “Ti guardi allo specchio e il tuo corpo non è più quello di una volta. Non ti senti più desiderabile, e non desideri. Ma io non desidero più da tantissimo tempo. Mi è successo anche di desiderare chi non mi ricambiava. Non ho più una vita sentimentale. Il sesso è sopravvalutato. I sentimenti sono importanti, sarebbe bello non essere soli, condividere la vita con qualcuno che te la alleggerisce. Poi però vedo delle coppie che litigano e io una cosa così non la vorrei mai. Non ho patito per nulla a non sposarmi”. Tra i suoi rimpianti c’è la mancata maternità: “Non avere dei figli mi è dispiaciuto. Più di quanto l’informazione non mi sia arrivata al cervello. È merito dell’analisi se tante cose non mi arrivano al cervello. Ho sempre pensato che la maternità sia la più grande avventura umana, e forse poteva salvarmi. Ho provato a restare incinta con tutti gli uomini che ho avuto”.
L’attrice ha parlato dei suoi amori. A cominciare da Alessandro Haber. “Io avevo 18 anni e lui 29, furono tre anni burrascosi, sappiamo lui com’è – ha detto – Mi ha dedicato un capitolo del suo libro in cui si definisce il signor De Sio, un film, uno spettacolo in cui ha messo in scena la nostra storia. Sono indimenticabile per lui, credo. Lui per me? Meno”. “Elio Petri è stato meraviglioso – ha continuato – fino alla sua morte. Muoiono tutti quelli che mi stanno vicino, anche Elvio Porta che è stata una delle persone migliori che abbia incontrato. Ci sono anche uomini di cui non ho mai parlato perché non volevo fare pettegolezzo”. Un esempio? “Gian Maria Volonté – ha confidato – Era bello e molto complicato. Non sono cresciuta in mezzo a gente facile. Però interessantissima”.
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23 Marzo 2024, 09:13