Giulia Perulli, 28 anni, fino a ieri era un’attrice sconosciuta al grande pubblico. La popolarità è arrivata quando è stata chiamata a rivestire il ruolo della protagonista in una serie tv molto discussa. Si tratta di “Qui non è Hollywood” che ripercorre il tragico caso dell’omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto ad Avetrana nel 2010. Per la morte della 15enne sono state condannate all’ergastolo la zia Cosima Serrano e la cugina Sabrina Misseri. Giulia Perulli impersona proprio quest’ultima e, in un’intervista al “Corriere della Sera”, racconta quanto sia stata difficile la trasformazione per poter interpretare al meglio il suo ruolo. “Come ho fatto? Mi sono data anima e corpo al personaggio da interpretare – dice l’attrice -. Ho letto tutto il materiale possibile, visto e rivisto i video che c’erano sulla vicenda. Ne ho studiato l’atteggiamento, la voce, la respirazione. Mi sono completamente immersa in Sabrina e ho empatizzato con lei per entrare dentro il personaggio. Inevitabile che ci fosse prima di tutto una trasformazione fisica. Anche se qui in Italia non è così scontata per un attore”.
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“Una nutrizionista mi ha aiutata ad ingrassare e poi a perdere i chili presi”
Giulia Perulli rivela: “Io ero 58 kg, ho dovuto ingrassare molto, ma l’ho fatto volentieri, per entrare nel personaggio. Sono stata aiutata da una nutrizionista. Il problema poi è stato che ero così abituata a mangiare che avevo sempre fame, anche durante le riprese, e ho fatto fatica a rientrare nei ranghi. Ancora una volta è stata fondamentale la nutrizionista per perdere i tanti chili presi”. Quando si è consumato il delitto di Avetrana l’attrice era una ragazzina: “All’epoca dei fatti avevo 14 anni e vivevo a Lecce, quindi vicino al paese di Avetrana. Quella storia impressionò tutti dalle mie parti tanto che per un po’ di giorni, prima che ritrovassero il corpo di Sarah, si vociferò di un furgoncino bianco che rapiva le ragazzine. Era solo suggestione ovviamente, ma ricordo che mia madre non mi faceva uscire da sola”.
A proposito di Sabrina Misseri dice: “Io non l’ho mai giudicata. Ho solo cercato di empatizzare con lei per entrare fino in fondo nella sua personalità. Per certi versi mi ha sorpresa, l’ho trovata fragile, insicura. La sua fisicità probabilmente è la manifestazione di quella insicurezza”.
L’attrice Giulia Perulli: ” Questo ruolo mi ha toccato profondamente”
L’attrice pugliese spiega: “Sabrina in fondo è una ragazza di provincia che vorrebbe tante cose, che insegue dei sogni, ed è ossessionata da un ragazzo. Lei fa parte di una famiglia come tante, che potrebbe trovarsi ovunque. Ma poi arriva ‘La banalità del male’, quella che canta nella colonna sonora Marracash: sotto ogni letto c’è un mostro, devi andarci d’accordo”. Non è stato facile interpretare questo ruolo. “Di sicuro mi ha fatto attraversare l’oscurità di una personalità complessa – ammette -. Per mesi e mesi ho cambiato corpo, ho fatto spazio ad un’altra personalità, e ho messo in stand by la mia vita. Questo ruolo mi ha toccato profondamente. Ma è stato un viaggio intenso che ho fatto con tutto il resto del cast. Colleghi meravigliosi, cito in particolare Vanessa Scalera che nella serie è la madre di Sabrina, Cosima Misseri, che ho sentito davvero vicina sempre”.
Il ruolo di Sabrina Misseri ha regalato la popolarità a Giulia Perulli. “Per anni sono stata aiuto regista – racconta – Ma ho studiato recitazione e volevo questo dalla vita. Finora non avevo ancora avuto grandi opportunità”. “Ringrazio per questo il regista Pippo Mezzapesa che mi ha voluta nella serie e ha creduto in me”, conclude.