Giorgia e il suo anno d’oro: dopo l’esperienza a “X Factor” ora è pronta per il Festival di Sanremo. In un’intervista al “Corriere della Sera” rivela: “Ho chiesto di cantare con l’autotune a Sanremo e si sono messi a ridere tutti, pensavano che scherzassi… Tutti, dal fonico al mio team, me lo hanno vietato. Mi sento discriminata perché sono nata nel secolo precedente”. Il brano che porterà in gara si intitola “La cura di me” e lei stessa spiega: “Vuol dire che la cura va cercata dentro di sé. A dirlo è semplice, il difficile è farlo. Lo dico da donna di 53 anni che sta ancora imparando questo percorso: sono stata immatura sentimentalmente. Blanco ha messo nel testo una consapevolezza che stupisce per la sua età”. Gli autori del brano sono due giovani, Blanco e Michelangelo.
Poi confessa: “Come mi prendo cura di me? Con le piccole cose. Un’ora coi gatti stesa sul divano. I compiti assieme a mio figlio. la dimensione esterna oggi fa paura, soprattutto in questi giorni di elezioni. Anni fa credevo che con l’impegno sociale si poteva cambiare il mondo invece vedo che si replicano gli errori del passato. Con un figlio non puoi lasciarti andare all’amarezza: devi insegnargli a trovare il buono”.
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Sanremo, Giorgia tra i favoriti insieme a Olly, Irama e Achille Lauro
Facendo riferimento al mondo che cambia e ai nuovi equilibri politici, Giorgia dichiara: “Biden sulla carta avrebbe dovuto essere un presidente più equo, ma non ha fatto molto. Certo, uno che dice le cose che dice Trump mi fa paura proprio perché ho un figlio: le trivellazioni, l’aver ristretto le definizioni di genere sui passaporti…. Musk lo devo ancora capire: ho una Tesla da 3 anni, ma mi viene voglia di venderla”. Tornando a Sanremo, Giorgia è data tra i favoriti alla vittoria finale. Secondo i bookmakers, il podio sarà il seguente: Giorgia al primo posto seguita da Olly, poi Irama e Achille Lauro. Ma l’artista si affretta a sottolineare: “Sento la pressione e la curerò con tranquillanti validissimi. Apprezzo la vibrazione positiva, avendo vissuto anche quella negativa. Ma largo ai giovani, il Festival lo deve vincere un pischello o una pischella”. La risalita di Giorgia come artista è iniziata dopo che Amadeus l’ha voluta come co-conduttrice al Festival. “Amadeus mi ha dato un’occasione importante di percorrere una strada diversa che mi sono divertita a cavalcare. Poi è arrivata la conduzione di X Factor”.
“L’anno prossimo? Nell’aria c’è, c’è una promessa, ma nulla di confermato – dice a proposito di X Factor — Questa volta metterei un po’ più di scioltezza nel parlare durante i live. Avevo paura di sforare con i tempi, vorrei preoccuparmi meno di quello. Sono talmente maniacale nello studio del copione che i miei due autori mi volevano bloccare nella chat dove ci confrontavamo…”.
“Sanremo? Lo farei anche come direttrice artistica. Ma se sbagli devi scappare in Costa Rica”
Giorgia ammette che il suo vero sogno sarebbe quello di condurre Sanremo: “Se non mi fanno aspettare troppo e invecchiare nell’attesa… Lo farei anche come direttrice artistica. Conscia del fatto che se sbagli devi scappare in Costa Rica. Però Baudo mi ha chiamata e mi ha detto ‘Sei brava pure a presentare’”. La sua rinascita nasce anche da nuove collaborazioni. “Da quest’anno lavoro con il team di Slait – spiega – finalmente ho cominciato a provare canzoni, musiche, immagini e visioni che trovo molto mie. Mi danno input assolutamente nuovi, come la mia ultima ‘Niente di Male’ o ‘Diamanti’ per il film di Ferzan Ozpetek”. “Secondo me è un capolavoro – aggiunge a proposito del film del regista turco – parla di femminilità in tutte le sue sfaccettature. Avevamo già collaborato nel 2002 ne ‘La finestra di fronte’, grazie a cui è nata ‘Gocce di memoria’. Ho sentito la grande responsabilità di replicare quel successo, ho deciso di farmi guidare dalla poesia di Ferzan”.
“Dico no alle punturine in viso, questo mi fa sentire un esempio per le altre donne”
Si cambia discorso e Giorgia dice la sua sul ricorso sfrenato alla chirurgia estetica: “Dico no alle punturine in viso. Casca tutto, ma si può vivere senza essere tutta tirata. Non avere più una faccia da ventenne in un’epoca in cui la faccia conta mi fa sentire un esempio per le altre donne”. Giorgia ammette di sentirsi molto ispirata dal talento dei giovani artisti e a proposito dei suoi autori, Blanco e Michelangelo che hanno firmato “La cura per me”, dice: “Amo confrontarmi con la musica che cambia e cerco di non ripetermi. La ricerca è linfa, benzina, vita e non ti devi mai fermare. Mi sento molto vicina a questi due artisti, li considero davvero eccellenze del pop, nel loro lavoro ho trovato una classicità impensabile per la loro generazione”.
Infine parla dei nuovi rapper che propongono testi spesso definiti violenti e misogini:“A me piace molto Mostro, scrive cose violente ma ha una scrittura nobile. Sono certa che i ragazzi siano capaci di discernere e questo noi adulti spesso non lo capiamo”.