Curiosità

Vincenzo Gualzetti come Gino Cecchettin: la moglie morta e la figlia uccisa

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22 Novembre 2024, 17:30

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Prima di Gino Cecchettin c’è stato Vincenzo Gualzetti, l’uomo a cui hanno ucciso una figlia appena 15enne nel 2021. Come Giulia Cecchettin massacrata a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta lo scorso anno, anche Chiara Gualzetti è rimasta vittima di un coetaneo. La giovane, che viveva in provincia di Bologna, è stata trovata senza vita il 28 giugno 2021 nei pressi del Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio, non lontano da casa sua. La ragazza era scomparsa il giorno prima e la sua famiglia aveva lanciato l’allarme. Il suo corpo è stato rinvenuto in un’area boscosa con evidenti ferite da taglio. L’omicida di Chiara Gualzetti è un suo coetaneo, un ragazzo di 16 anni che all’epoca ha confessato l’omicidio, raccontando di aver premeditato l’atto e di aver agito spinto da una sorta di “voce interiore”. Le indagini hanno rivelato che il movente non era chiaro, ma che il ragazzo sembrava soffrire di gravi problemi psicologici. Ha dichiarato di provare un desiderio irrazionale di uccidere e che Chiara era stata scelta come vittima perché lo avrebbe “accettato” nonostante i suoi comportamenti strani.

Chiara, descritta da tutti come una ragazza solare, gentile e generosa, aveva mostrato empatia e affetto verso di lui anche quando gli altri lo evitavano. Come nel caso di Giulia Cecchettin, il ragazzo ha colpito la giovane con un coltello, che aveva portato con sé appositamente per compiere il delitto.
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Vincenzo Gualzetti e Gino Cecchettin (Foto video)

Gino Cecchettin e Vincenzo Gualzetti insieme per promuovere la cultura del rispetto nelle scuole

Sono molte le similitudini tra i due delitti e i padri delle due sfortunate ragazze condividono lo stesso dolore, anche per non aver più accanto una compagna. Prima della figlia, Gino Cecchettin aveva già perso la moglie qualche anno fa a causa di una malattia. La moglie di Vincenzo Gualzetti, invece, “è morta per il dolore, anche io mi sono ammalato”, ha dichiarato l’uomo al “Corriere della Sera”. Gino Cecchettin e Vincenzo Gualzetti stanno portando avanti la propria vita cercando giustizia e al contempo di sensibilizzare i giovani affinché nessun’altra donna possa fare la fine delle loro giovani figlie. Vincenzo Gualzetti il giorno del funerale di Giulia Cecchettin ha voluto essere presente e ora le loro strade si incrociano di nuovo. Gino Cecchettin ha chiesto al padre di Chiara Gualzetti di unirsi alla Fondazione creata in nome della figlia.

La proposta è di fare qualcosa insieme, entrare nelle scuole per promuovere una cultura del rispetto. “Insieme magari potremo portare questo messaggio – ha proposto Gino Cecchettin –: sono sicuro che farebbe bene anche a lui, da un certo punto di vista, focalizzare le energie in qualcosa di propositivo. Perché nel creare valore alla fine resta qualcosa anche a te”.
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Giulia Cecchettin e Chiara Gualzetti (Foto video)

La sede del centro culturale giovanile intitolato a Chiara Gualzetti è stata distrutta dall’alluvione

Vincenzo Gualzetti ha accettato con piacere la proposta del padre di Giulia Cecchettin. Per l’uomo è importante fare qualcosa insieme per contrastare una piaga dilagante come quella della violenza sulle donne e dei femminicidi. “Lo chiamerò – ha assicurato -. Ci ha uniti un destino simile, sappiamo entrambi di quale profondo dolore stiamo parlando, perché perdere una figlia, nel mio caso l’unica figlia e pure senza un perché, è qualcosa di inaccettabile”. L’uomo in questi lunghi anni si è battuto per offrire modelli diversi, ai ragazzi, fondando anche lui un’associazione nel nome di Chiara e pure una piattaforma dal nome “certezza della pena”. Un punto fondamentale per Vincenzo Gualzetti che ha sempre chiesto una pena certa e adeguata. “Se tutto questo servirà a salvare anche solo una vita, sarà già un traguardo”, ha aggiunto. Ma per adesso sta affrontando un’altra emergenza.

La sede del centro culturale giovanile intitolato a Chiara Gualzetti è stata distrutta dall’alluvione di qualche settimana fa. “Non ci è rimasto più nulla, abbiamo perso tutto – ha ammesso l’uomo –, per questo stiamo valutando anche di avviare una raccolta fondi”. “Ora riprenderemo pian piano – ha concluso – anche perché nei mesi scorsi anche io mi sono ammalato come mia moglie. Ora, per me, sembra andare meglio; e riprenderemo”.

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22 Novembre 2024, 17:30

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