16 Dicembre 2022, 10:52
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Il filosofo Gianni Vattimo, 86 anni, vuole sposare il suo assistente, il 36enne brasiliano Simone Caminada ma la Procura di Torino blocca l’unione civile e indaga per circonvenzione di incapace. Come racconta il quotidiano torinese “La Stampa”, Caminada il compagno e factotum del filosofo avrebbe provato ad organizzare le nozze nel bel mezzo del processo. La richiesta, racconta il quotidiano torinese, è stata presentata al Comune di Vimercate, in provincia di Monza.
“L’unione civile – si legge su “La Stampa” – prevede che l’eredità vada al coniuge e, per di più, rende non punibili i reati legati al patrimonio dei coniugi. Questo metterebbe Caminada al riparo da eventuali futuri guai giudiziari”. “Perfettamente consapevole della situazione di fragilità e di suggestionabilità del filosofo, Caminada ne ha approfittato”, è la tesi dei magistrati Dionigi Tibone e Giulia Rizzo che hanno chiesto una condanna a quattro anni di reclusione. “Puntava ai soldi, a diventare erede universale”. E per riuscirci ha conquistato la fiducia di Vattimo arrivando a fare “da filtro nelle sue comunicazioni, isolandolo, escludendolo dalla vita sociale”.
“Non stiamo parlando di un povero vecchio coperto di stracci e abbandonato sul ciglio della strada”, contrattacca la difesa. L’avvocata Corrada Giammarinaro accusa i magistrati di “posizioni borghesi e classiste. Vattimo tiene fede alla sua concezione di libertà, che l’ha sempre guidato nella scelta delle sue amicizie e dei suoi amori. Ha inserito nel salotto buono soggetti ad esso estranei”. Qualcuno ne avrebbe anche approfittato. In aula, a tal proposito, è comparso un uomo di nome Stefano che avrebbe avuto anni fa una relazione con Vattimo. “Il professore aveva un forte desiderio di colmare la solitudine. Aveva paura di rimanere solo, senza nessuno intorno. Così ne beneficiavano tutti”, ha testimoniato l’uomo.
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La Procura, però, evidenzia l’estrema “fragilità” del filosofo: “Qui non si discute della libertà e dell’amore. E non c’entra nulla l’omosessualità, lo abbiamo sempre detto. Come non c’entrano nulla la generosità, le scelte di vita, la filosofia. Abbiamo solo valutato dei comportamenti che costituiscono reato”. Giunto in tribunale in sedia a rotelle, Gianni Vattimo non ha proferito parola. Il filosofo ha sempre difeso il compagno e non si è costituito parte civile.
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16 Dicembre 2022, 10:52