Gianluca Vialli resta ricoverato in una clinica di Londra. L’ex calciatore si sta sottoponendo a tutte le cure necessarie a combattere il tumore al pancreas che gli è stato diagnosticato nel 2017. Quelli appena trascorsi sono stati giorni di ansia e preoccupazione. Sabato scorso, il campione ha ricevuto la visita della madre 87enne, Maria Teresa, e del fratello Nino che sono poi rientrati a Cremona. In questi giorni, Vialli riceverà anche la visita della sorella Mila, e forse anche degli altri fratelli Marco e Maffo. Dal suo letto d’ospedale Vialli ha telefonato a Massimo Mauro ex giocatore di Juventus e Napoli, ma soprattutto suo grande amico e socio con cui ha creato la Fondazione per la Ricerca e lo Sport attiva nella lotta alla sclerosi laterale amiotrofica. “Vieni, che ho voglia di vederti”, sembra aver detto Vialli a Mauro, che è già partito per Londra per fare visita all’amico di cui è anche testimone di nozze e padrino di battesimo di una delle figlie.
Come sta Gianluca Vialli?
Gianluca Vialli ha spiazzato tutti quando lo scorso 14 dicembre ha deciso di sospendere tutti i suoi impegni lavorativi per potersi concentrare sulle cure “per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia”, ha scritto nel suo messaggio in cui spiegava di doversi prendere una pausa dalla Nazionale. Resta comunque massimo il riserbo da parte dell’ospedale sulle condizioni di salute che restano stazionare nonostante il riaffacciarsi del tumore al pancreas. Sembra che le cure a cui si sta sottoponendo il campione comportino implicazioni fisiche non di poco conto. Da quel che si sa, al momento è sotto trattamento speciale e assume antidolorifici, ma è cosciente. Attorno a Vialli c’è la famiglia al completo, la moglie Cathryn White Cooper e le figlie, Olivia e Sofia.
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La paura per la malattia e il pensiero alle figlie
“Non vorrei morire prima dei miei genitori e di portare le mie figlie all’altare quando si sposeranno” questo ha dichiarato lo stesso Gianluca Vialli ospite di Fabio Fazio a ‘Che Tempo che fa su Rai1’ nel 2018. “Faccio fatica a dirlo ma credo che questa esperienza, di cui si farebbe volentieri a meno mi abbia reso una persona migliore. Ti aiuta a vedere le cose in un altra prospettiva, dai più valore alle cose, alla famiglia, devi prenderti cura di te stesso. È una cosa che se viene va sfruttata per diventare persone migliori” ha aggiunto. In un’altra intervista rilasciata ad Alessandro Cattelan ha confessato: “Io ho paura di morire. Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Ma in un certo senso sono anche eccitato di poterlo scoprire la malattia, non è esclusivamente sofferenza, ci sono momenti bellissimi. Mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita”.
I messaggi d’affetto di amici e colleghi
Il ct della nazionale Roberto Mancini, amico fraterno di Vialli ha pensato di recarsi a Londra per fare visita all’amico, nonostante sia impegnato nello stage della Nazionale a Coverciano, ma al momento ha rimandato di qualche giorno e questo in una certa misura ha rassicurato sulle effettive condizioni di salute di Vialli. Anche Claudio Marchisio, Gianfranco Zola, Antonio Cabrini e tanti altri giocatori hanno voluto inviare al campione un pensiero, un post, un segnale di vicinanza, di incoraggiamento e di affetto. Cabrini ha scritto a Vialli una lettera aperta: “Stai facendo la tua partita contro un avversario che ‘gioca sporco’ in uno stadio immenso che fa il tifo solo per te. E sai benissimo, caro Luca, quale forza riescono a trasmetterti i compagni, i cori del pubblico e l’amore dei tifosi”.