Lo chef compirà 70 anni tra qualche giorno
- Vorrebbe festeggiare con l’amato figlio Luca, anche se “ha il braccino corto”
- Tra i pregi di Vissani non figura la pazienza: “Me la prendo con tutto e tutti”
- Il suo “no” deciso al reddito di cittadinanza: “E’ una vergogna totale”
Gianfranco Vissani si appresta a spegnere 70 candeline. Accadrà a breve, lunedì 22 novembre. Il celebre chef spera di festeggiare la ricorrenza in compagnia della persona più importante preziosa della sua vita, il figlio Luca. “Sempre che decida che si possa uscire a cena per festeggiarmi, visto che ha il braccino corto – svela Vissani in un’intervista al settimanale “Oggi” – Luca è il regalo più bello che la vita mi ha fatto. Non avrei potuto chiedere nulla di migliore. Ne sono orgoglioso e lo ascolto sempre di più”.
“Odio la sciatteria e soffro quando vedo le cose fatte male”
Lo chef ammette che la pazienza non figura tra i suoi pregi. “La verità è che soffro – spiega – Soffro quando vedo le cose fatte male. La sciatteria mi manda ai pazzi. Io me la prendo con tutto e tutti, ma critico soprattutto me stesso. Ambisco alla perfezione. Sono maniacale, lo ammetto”. E se gli si chiede chi lo fa andare più in bestia risponde senza alcuna esitazione: “Gli influencer, la vera rovina del Paese”.
Vissani contro il reddito di cittadinanza: “Una vergogna totale”
Di recente, Gianfranco Vissani si è unito al coro di quanti considerano il reddito di cittadinanza responsabile della fuga del personale dai ristoranti. “Una vergogna totale – ha sentenziato al Ferrara Food Festival dove è stato premiato come Ambasciatore del gusto 2021 – Non si trova più personale in giro, educhiamo i nostri ragazzi al lavoro, al sacrificio, devono sporcarsi le mani. Ai giovani che si avvicinano a questo lavoro auguro tanta fortuna, ma ci vuole impegno, dedizione. Non si conoscono orari né feste”.