Geppi Cucciari show su Rai3. La conduttrice sarda ha condotto insieme a Pino Strabioli la finale della 78esima edizione del Premio Strega vinto da Donatella Di Pietrantonio con il libro “L’età fragile” edito da Einaudi. Durante la cerimonia, Geppi Cucciari si è lasciata andare ad una serie di battute al vetriolo che hanno molto divertito i presenti. In apertura, Pino Starbioli ha ricordato la vittoria nel 2019 di Antonio Scurati, lo scrittore balzato agli onori della cronaca per il monologo sul 25 aprile censurato all’ultimo minuto e costato a Serena Bortone una sospensione di sei giorni dopo il procedimento disciplinare avviato nei suoi confronti dall’amministratore delegato Roberto Sergio. “Hai detto Scurati? La tua serata finisce qua”, ha ironizzato la comica cagliaritana.

Premio Strega, la battuta di Geppi Cucciari sui fischi al ministro

Non poteva mancare la battuta sul ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che l’anno scorso era in giuria al Premio Strega. Interrogato da Geppi Cucciari sui libri in gara, il ministro liquidò la questione con un “proverò a leggerli tutti”. “Ah perché non li ha ancora letti?”, chiese la conduttrice. “Sì, li ho letti – replicò Giuliano visibilmente imbarazzato – perché ho votato. Però voglio, come dire, approfondire questi volumi”. La comica rincarò la dose: “Cioè oltre la copertina… Dentro. Un bell’applauso al nostro ministro”. Giovedì 4 luglio Geppi Cucciari ha lanciato una bordata al ministro assente alla serata. “Applaudite, siamo in diretta, non si possono coprire i fischi! Applaudite fortissimo”, ha detto al pubblico alludendo ai fischi ricevuti da Gennaro Sangiuliano al Taobuk Festival di Taormina, coperti poi nelle immagini andate in onda su RaiUno.

Geppi Cucciari “punge” Insegno: “Se ti chiami Pino in Rai va sempre bene”

Geppi Cucciari è poi entrata a gamba tesa nell’argomento TeleMeloni che, secondo le malelingue, vedrebbe Pino Insegno tra i conduttori preferiti della premier in virtù della loro amicizia. La comica ha così presentato il co-conduttore Pino Strabioli: “Hanno pensato che una conduttrice sebbene bella, preparata, impertinente, colta, multisfaccettata, non era abbastanza per i miliardi di telespettatori in ascolto. Ne serviva un altro: simpatico, competente, dotto, soprattutto che avesse una bella voce. Allora dai piani alti è arrivata questa proposta, ci mettiamo Pino. Io ho detto: va bene se ti chiami Pino in Rai va sempre bene”.
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Premio Strega, il siparietto di Geppi Cucciari con Federico Mollicone

Infine, Geppi Cucciari ha dato la parola a Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura ed esponente di Fratelli d’Italia, presente alla finale del Premio Strega. “Guardi, veramente. Una domanda a piacere, faccia lei. Non la interrogo. Di cosa vuole parlare? Dica quello che vuole. Una cosa a piacere, i confini dell’Umbria”, ha scherzato ricordando la gaffe del ministro. “Lasciamoci così, è andato tutto bene. Levagli il microfono. Non si sa mai. Grazie Federico, lo dico ad alta voce. E non ho aggiunto quello che ho pensato”, ha aggiunto a margine dell’intervento di Mollicone.