05 Settembre 2024, 08:26
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L’irruzione di Gennaro Sangiuliano al Tg1 con tanto di stravolgimento del palinsesto di RaiUno ha fatto insorgere Maria Rosaria Boccia, l’influencer campana con cui il ministro della Cultura ha ammesso di aver avuto una relazione extraconiugale negando però di averla favorita con incarichi, di aver speso soldi pubblici per lei e di averla fatta accedere a documenti riservati.
Appreso dello slittamento di “Affari Tuoi” per far spazio all’intervista lunga ben 15 minuti realizzata dal direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci, la 41enne di Pompei si è riversata su Instagram postando tra le Stories l’immagine di un bicchiere pieno zeppo di popcorn. “Tutto arriva per chi sa aspettare”, ha scritto a corredo dello scatto ansiosa di ascoltare la versione dell’ex amato. Dopo pochi minuti, però, qualcosa l’ha evidentemente infastidita. “Iniziamo a dire a bugie”, ha sentenziato. Per poi riprendere una frase pronunciata dallo stesso Gennaro Sangiuliano durante l’intervista, ovvero “su questo terreno non sono ricattabile…”, lasciando intendere che invece il ministro lo sia.
Durissima la reazione delle opposizioni che non hanno gradito l’incursione del ministro del governo Meloni al Tg1. “Quindici minuti di intervista a un ministro su fatti sui quali le opposizioni hanno chiesto di riferire in Parlamento non sono altro che un uso privato del servizio pubblico. Questa non è informazione pubblica, è un regime di informazione che mortifica il servizio pubblico ad un uso privato”, hanno sottolineato in una nota i parlamentari del Partito Democratico pronti a chiedere la convocazione dei vertici Rai in Commissione Vigilanza. “La tv di stato, pagata dai contribuenti – ha dichiarato la senatrice Simona Malpezzi – a disposizione di Sangiuliano che invece di venire in Parlamento per il caso Boccia, occupa con l’ok della premier la prima serata Rai. La tv di Stato al servizio del potere: non stanno facendo la storia. Stanno infangando le istituzioni”.
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Anche il Movimento 5 Stelle si è fatto sentire manifestando l’intenzione di portare il caso in Vigilanza: “La soap opera triste con protagonista il ministro della Cultura trova questa sera uno spazio abnorme sul primo telegiornale della tv pubblica. Oltre 10 minuti in cui Gennaro Sangiuliano usa il più importante tg della Rai per autoassolversi”. “In un Paese civile un Ministro riferisce in parlamento, non al Tg1”, tuona Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Siamo oltre TeleMeloni – sentenzia la deputata Iv Maria Elena Boschi – Mai nella storia del servizio pubblico è stato stravolto un palinsesto e data una tribuna di 15 minuti a un ministro per un uso privato”. Angelo Bonelli di Avs ha invece evidenziato “l’esigenza che sia l’autorità giudiziaria a chiarire questa vicenda” e ha annunciato la presentazione di un esposto.
Dopo l’intervista di Gennaro Sangiuliano al Tg1, i social network sono diventati roventi. “Hanno addirittura stravolto i palinsesti per mostrare in prime time il ministro Sangiuliano mentre, in lacrime, si giustifica e racconta la sua versione davanti a milioni di italiani – ha scritto il giornalista Lorenzo Tosa su Facebook – Venti minuti (VENTI!) di edizione speciale non dico senza contraddittorio (figuriamoci), ma senza neanche una domanda una degna di questo nome. Una specie di monologo con cui il Tg1 ha apparecchiato al ministro una difesa d’ufficio stile Minculpop”.
Dello stesso avviso sono tantissimi utenti: “Ma siamo sicuri sia normale vedere sulla televisione pubblica una scena in cui un ministro si rivolge alla premier chiedendo scusa, con le lacrime agli occhi, ‘per l’imbarazzo che le ho creato’ a causa dei suoi comportamenti privati?”, “Sangiuliano che piagnucola, chiede scusa e parla del colloquio con Meloni come quello tra Pinocchio e la Fata Turchina a cui promette di dire sempre la verità, è uno dei momenti più bassi della storia del giornalismo, della televisione e della politica italiana. Vergognoso!”.
Ed ancora: “Utilizzo del servizio pubblico (ora telemeloni) da parte del Ministro Sangiuliano per chiedere scusa delle corna alla moglie. Ma quanto in basso siamo caduti con Meloni è poca cosa, poca, poca, pochissima”, “Il canone Rai, cioè i nostri soldi, usati per assolvere (scagionare?) un ministro, il quale si dovrebbe solo dimettere non foss’altro per l’ignoranza circa il rilievo giuridico dell’aver consentito l’accesso, a riunioni ed altro, di una persona non avente titolo a parteciparvi”, “Il Tg1 è diventato uno spettacolo di varietà”, “Una trama indegna persino per un cinepanettone”, “Sulla scia del boom di ascolti di Temptation Island TeleMeloni prova ad adattarsi: ridimensiona l’utilizzo di soldi pubblici e l’accesso a documenti riservati ad un semplice cornagate che, effettivamente, appassiona di più il suo elettorato medio”, “E noi dobbiamo pagare il canone tv per vedere le sceneggiate in diretta nazionale?!?”, “L’imbarazzante intervista di 17 minuti al TG1. Sangiuliano si dovrebbe dimettere persino da sé stesso e con lui il direttore del tg #senzavergogna”.
Su X alcuni internauti segnalano uno strano graffio sulla testa di Gennaro Sangiuliano e in questo caso i commenti ironici si sprecano: “Palesemente Meloni ha provato a spaccargli qualcosa in testa”, “Sangiuliano al Tg1, particolare: tiene un bel segno in testa”, “Vieni qui, non ti faccio niente, ti ho già perdonato”.
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05 Settembre 2024, 08:26