20 Febbraio 2024, 15:25
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La monogamia non va più di moda. Almeno tra gli esponenti della cosiddetta generazione Z. A certificarlo è Ashley Madison, portale specializzato in incontri destinati a trasformarsi in relazioni extraconiugali. La nota piattaforma ha condotto uno studio sui Centennials, i nati tra la metà degli anni Novanta e il 2010, in dieci Paesi con YouGov, in aggiunta ai propri membri. La generazione Z è la prima categoria per iscritti al servizio online. Parte di loro non risulta sposata. Nel 2022, i Centennials rappresentavano il 40% di tutti gli abbonati al sito.
I dati emersi dall’indagine portata avanti da Ashley Madison parlano chiaro. Il 48% dei Centennials interpellati è disposto a prendere in considerazione una relazione non-monogama. Il 59% degli iscritti della Gen Z desidera una relazione aperta o poliamorosa e tra i vantaggi indica “esperienze di vita sessuale e/o romantica più ricche” (65%), “maggiore apertura mentale/accettazione verso diverse forme d’amore” (54%) e “aiutare le persone a sentirsi più a loro agio nel chiedere ciò che vogliono per sentirsi più soddisfatte” (46%).
Il motivo principale per cui, sia gli uomini che le donne iscritti alla piattaforma, sarebbero propensi ad intrattenere una relazione con partner multipli è, nella misura del 51%, che una persona da sola non riesce a soddisfare i loro bisogni sessuali. Inoltre, le donne si sono mostrate più intraprendenti rispetto agli uomini in ambito sessuale. Il 18% di quelle intervistate ha dichiarato di essere state sempre non monogame, contro il 5% degli uomini.
“Secondo alcuni recenti studi la Generazione Z è in assoluto quella meno attiva sessualmente ma anche quella più ingaggiata in attività affettive e sessuali online”, ha fatto sapere la dottoressa Marta Giuliani, psicologa, psicoterapeuta, sessuologa clinica e socia fondatrice della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia. Se da un lato ci sono meno incontri sessuali vis a vis, dall’altro l’instaurare relazioni virtuali favorisce la sperimentazione sessuale e relazionale e la fluidità e la libertà sessuale.
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Quando si tratta invece di rendere pubbliche le proprie relazioni sentimentali, la generazione Z sceglie la riservatezza e la discrezione. Il 68% delle donne e il 65% degli uomini intervistati hanno dichiarato che non le espliciterebbero ad altri. Il 62% perché non lo ritiene fondamentale, mentre il 55% pensa che non siano affari altrui. L’81% ha inoltre dichiarato di voler rendere pubblici molto lentamente i dettagli del partner.
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20 Febbraio 2024, 15:25