Un gruppo tecnico scientifico, costituito dal ministero della Salute, sta approfondendo il caso di un gatto morto ad Arezza dopo aver morso la padrona. Il Centro di referenza nazionale per la rabbia dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha isolato un Lyssavirus su un campione di cervello prelevato al felino. Questo di tipo di virus, rarissimo, è tipico dei pipistrelli ed è molto diverso dalla rabbia.
E’ stato rinvenuto una sola volta, nel mondo, in un pipistrello del Caucaso nel 2002. All’epoca non fu mai confermata la capacità di infettare uomini o animali domestici. Neanche al momento, secondo il ministero della Salute, ci sono evidenze di trasmissione da animale a uomo. Nonostante ciò, a titolo precauzionale, le persone che sono venute a contatto con il gatto sono state sottoposte a profilassi.
“Siamo in costante contatto con il ministero per monitorare la situazione, che è sotto controllo – ha dichiarato Stefania Saccardi, assessore al diritto alla salute della Regione Toscana – Questa è la dimostrazione che il nostro sistema funziona bene, perché abbiamo individuato il caso immediatamente e messo subito in atto tutte le misure necessarie”. Nel frattempo il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, ha emesso due ordinanze in via cautelativa a tutela della salute pubblica al fine del contenimento di infezione rabida.
Con la prima ordinanza, il primo cittadino ha disposto il sequestro degli animali di proprietà della donna (un cane, un gatto e tre gattini lattanti) con il contestuale affidamento in custodia presso il canile comunale “od altra idonea struttura equipollente, così come prescrive la legge”.
Al contempo, l’ordinanza sindacale numero 143 prevede che “dalla data odierna e fino al 27 agosto compreso, i cani, anche se muniti di museruola, non possano circolare se non condotti al guinzaglio“. I cani accalappiati rinvenuti vaganti non saranno restituiti ai possessori “se non abbiano subito favorevolmente il periodo di osservazione di 6 mesi, riducibili a 2 qualora vengano sottoposti a vaccinazione antirabbica postcontagio con addebito delle spese agli stessi possessori”.
Il sindaco ha disposto che i possessori di cani “segnalino immediatamente all’Autorità Comunale l’eventuale fuga dei propri cani ovvero il manifestarsi in essi di qualsiasi sintomo che possa far sospettare l’inizio della malattia come ad esempio: cambiamento d’indole, tendenza a mordere, manifestazioni di paralisi, impossibilità della deglutizione”.