Giulio Berruti su Maria Elena Boschi: "Ecco cosa mi ha chiesto la prima sera che si è fermata da me" - Perizona Magazine

Giulio Berruti su Maria Elena Boschi: “Ecco cosa mi ha chiesto la prima sera che si è fermata da me”

Daniela Vitello

Giulio Berruti su Maria Elena Boschi: “Ecco cosa mi ha chiesto la prima sera che si è fermata da me”

| 01/11/2020

Ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo”, Giulio Berruti rompe la sua proverbiale riservatezza e parla per la prima volta della […]

Ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo”, Giulio Berruti rompe la sua proverbiale riservatezza e parla per la prima volta della sua storia d’amore con Maria Elena Boschi. 39 anni lei, 35 lui, i due hanno riempito le pagine dei rotocalchi rosa e sono stati eletti a furor di popolo la coppia dell’estate 2020.

“Tre anni fa le mandai un mazzo di fiori a Palazzo Chigi ma lei non rispose”

“Sono felice, è una persona a cui voglio molto bene, una persona speciale – ha svelato l’attore nel salotto di “Verissimo” – Ci siamo conosciuti nel 2014, io stavo uscendo da un cinema, lei stava entrando. L’ho riconosciuta subito e le ho detto ‘buonasera’. L’ho rincontrata solo tre anni dopo ad un evento pubblico, abbiamo parlato per un bel po’, ci siamo conosciuti meglio. A quel punto le ho detto ‘mi farebbe piacere rincontrarti’, però non avevo il contatto. Quindi decisi di mandare un mazzo di fiori a Palazzo Chigi ma lei non mi ha risposto, ci ha messo tantissimo tempo. Io nel frattempo ho conosciuto un’altra persona e per tre anni non ci siamo più visti. Dopo il lockdown, finita la mia storia precedente, ci siamo risentiti, ci siamo rincontrati e piano piano è nato questo rapporto molto speciale. Devo dire che io avevo anche idee politiche diverse dalle sue. Ho scoperto una persona molto umana, molto dolce, molto premurosa, anche molto vulnerabile che è una cosa che a me piace moltissimo in una donna. Poi ci confrontiamo spesso, è un bel rapporto”.

“La prima sera che si è fermata da me mi ha chiesto di pregare per le persone che soffrono”

“Ci sono tante cose che ci accomunano ma anche che ci dividono e che ci rendono molto complementari – ha aggiunto – Lei ha tante passioni che non sono le mie ma che mi incuriosiscono. La cosa che più mi ha colpito di lei è stata la prima sera che abbiamo cenato insieme, lei era molto emozionata ed è caduta dalla sedia a tavola. Alzandosi si è scusata ma ha fatto cadere anche il vino che è caduto sul tavolo, ha macchiato la tovaglia e la camicia. Una scena molto goffa ma forse in quella goffaggine reciproca ci siamo un po’ trovati. Poi è una persona con la quale parlo di tante cose, a volte abbiamo anche opinioni molto diverse, però è bello avere un confronto. Lei è una persona molto propensa all’ascolto. Poi mi ha colpito la sua umanità, è una persona molto attenta ai bambini e alle persone in difficoltà. La prima sera in cui si è fermata da me mi ha chiesto di pregare per tutte le persone che soffrono. Me lo ha chiesto col cuore e questa cosa mi ha molto colpito. Non avrei mai pensato di innamorarmi di una persona che facesse politica. Io quando la vedo sorrido. Ci sono già state le presentazioni in famiglia. C’è un bellissimo rapporto”.

“Vorrei avere tanti figli”

Berruti si è sbottonato anche sul tema della paternità. “Io arrivo da una famiglia molto unita, con due nonni che sono stati insieme 65 anni e due genitori che sono insieme da 40 – ha confidato – Vorrei avere possibilmente tanti figli. Tra noi ne abbiamo anche parlato e poi si vedrà. Credo che le cose belle e pure debbano rimanere tali e allora è meglio alcune cose tenersele per sé. Anche un po’ per scaramanzia. Non ho mai pensato di parlare di me utilizzando la persona che frequento e penso che lei questa cosa l’apprezzi. Sono felice di come stiamo costruendo le cose”.

“Soffro di una malattia invalidante, ho fatto anche pensieri brutti”

Giulio Berruti soffre da 14 anni di fibromialgia, una malattia reumatica che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico ed è caratterizzata da dolore cronico e diffuso. “Io la chiamo la stron*a – ha spiegato – Gli effetti di questa patologia sono due: dolore cronico persistente, a macchia di leopardo, e l’aspetto psicologico (ansia, depressione, attacchi di panico). In Italia ne soffrono due milioni di persone. C’è un sistema sanitario nazionale che ancora non riconosce questa patologia. Ho scoperto, almeno consapevolmente, di avere questo problema nel 2017 ma andando a ritroso, considerata la mia sintomatologia passata, ho scoperto che forse ne soffrivo già dal 2006. Ho speso una media di 25-30mila euro l’anno in fisioterapia, ci sono tantissime persone che non possono permetterselo e sono abbandonate a se stesse. E’ una malattia invalidante, ho passato dei momenti difficili, ringrazio la mia famiglia per essermi stata vicino. Nonostante la mia propensione ad essere un combattente, non ti nascondo che ho avuto due momenti molto difficili al punto che in un’occasione ho avuto un pensiero diverso dai soliti ma ho avuto la fortuna di avere accanto persone che mi hanno saputo accogliere e comprendere. Ho passato un anno e mezzo in cui non ho potuto lavorare. Tutto si supera, bisogna restare ottimisti, sono cose con cui si impara a convivere. E’ un po’ una malattia fantasma con pazienti fantasma. Si fa poca ricerca, già parlarne è importante. Se ne parla di più in America, ne soffre Lady Gaga. È stata dura ma negli anni ho imparato a conviverci, io ogni giorno mi immergo in una vasca di acqua ghiacciata. Spero che la mia testimonianza smuova qualcosa”.

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