“Sono una donna che ama una donna”. Carolina Morace, tra le più forti calciatrici di tutti i tempi, fa coming […]
“Sono una donna che ama una donna”. Carolina Morace, tra le più forti calciatrici di tutti i tempi, fa coming out nel libro-confessione dal titolo “Fuori dagli schemi” scritto con la giornalista Alessia Tarquinio e in uscita il 13 ottobre.
La cinquantaseienne ex calciatrice e coach, inserita tra le «Leggende del calcio» del Golden Foot Award, è legata da anni all’australiana Nicola Jane Williams. Galeotto fu un incontro con tanto di gaffe a Tokyo, in occasione di un evento della Fifa. “La chiamai con il secondo nome, Jane, mi sembrava più ‘da donna’, e lei, guardandomi intensamente, mi disse: ‘Perché mi chiami Jane?’”, racconta la Morace al “Corriere della Sera”.
“Io e Nicola ci siamo sposate due volte”
Carolina e Nicola si sono sposate due volte con tanto di benedizione del padre dell’ex calciatrice. “Gli dissi: ‘Papà, mi sposo’ – ricorda – E lui: ‘Bene!’ ‘Sì, ma non con un uomo’. ‘Va bene! Basta che tu sia felice’”.
“La proposta gliel’ho fatta nel giorno del mio quarantottesimo compleanno – confida – Avevo comprato gli anelli, avevo ripassato per ore la frase ‘vuoi sposarmi?’. Sono una donna tradizionale, sì, anche in questo caso sono rimasta me stessa. E credere che prima nella mia vita non avevo mai pensato al matrimonio. Ci siamo sposate una prima volta a Bristol, sul piroscafo SS Great Britain e poi in Australia”.
“Il mondo del calcio è pieno di pregiudizi e di omofobia”
La Morace spiega perché ha atteso così tanto a fare coming out: “Credo che nella vita ci siano dei momenti in cui certe cose diventano naturali. Forse prima non si è pronti. Poi, un giorno, le parole nascono con una spontaneità nuova”. Carolina lo ha fatto anche per tutte le donne del pallone: “L’ho fatto naturalmente per loro, per le più giovani, ma l’ho fatto anche per molte mie amiche quarantenni o cinquantenni che ancora non trovano il coraggio di raccontarsi”.
E gli uomini? “Il mondo del calcio è pieno di pregiudizi e di omofobia. Non biasimo chi non fa coming out – confessa – Per molti uomini il non farlo è una forma di protezione. Credo che sia giusto farlo quando si è pronti, quando si è sicuri di poter togliere la maschera e non rimetterla più”.
“Voglio diventare madre”
L’ex calciatrice e la moglie desiderano un figlio. “Nicola ha già una figlia – svela – ed è una bravissima madre, mi commuovo nel vederla parlare così intensamente con la sua bambina, il tempo che le dedica e il modo con cui sta seguendo la sua crescita. Non sarà facile per noi, specie in questo periodo in cui spostarsi per il mondo è complicato a causa della pandemia. So già che dovremo avere pazienza, sia per questo che per tutte le difficoltà che incontreremo. Nicola mi ha liberato anche di questo timore. In realtà, quando avevo trentanove anni — e lo racconto nel libro — ho provato a diventare madre. Ero una donna single e determinata ma i figli non arrivarono e così smisi di accanirmi. Dovevo solo aspettare. E con mia moglie oggi mi sento nel momento giusto”.
