Il giorno dopo la sua eliminazione dal “Grande Fratello Vip”, Fulvio Abbate ripercorre la sua esperienza nel reality di Canale […]
Il giorno dopo la sua eliminazione dal “Grande Fratello Vip”, Fulvio Abbate ripercorre la sua esperienza nel reality di Canale 5 in un’intervista andata in onda su Radio Radio. Lo scrittore palermitano, che durante la sua permanenza nella casa di Cinecittà ci ha abituati ai suoi giudizi taglienti, ne ha una per tutti.
“I miei ex coinquilini hanno un immaginario che va da Sanremo a Paperissima”
“Ho temuto di essere ripescato e di tornare tra le nutrie, questo è stato un timore immenso – esordisce mostrandosi felice per la sua uscita di scena – A parte alcune persone che porto nel cuore come Patrizia de Blanck anche se mi dicono si siano già svendute, non esiste la fedeltà lì dentro. Massimiliano Morra un ragazzo inerme che ieri ha risposto alla tracotanza del figlio della Parietti che io reputo l’elemento più tracotante lì dentro. E poi se tu hai un minimo di cultura, sentire questi che hanno un immaginario che va da Sanremo a Paperissima, molti di questi non hanno mai visto un film di Fellini, per dirne una. Tutto questo è devastante. Non possiedono neanche un briciolo di ironia”.
“Alcuni ragazzi sono inermi, carini, il cielo li ha buttati e la terra li ha raccolti – sentenzia – Ci sono persone amabili, dei revenants, hanno investito molto in questo programma come la Ruta che è insostenibile. Lei si sveglia e inizia a ballare per mostrarsi. Gli altri pensavano che fosse scombiccherata, invece è una strategia precisa per farsi poi votare dai semplici, che la trovano carina. Ho fatto notare che trovo raggelante che madre e figlia abbiano delle ciglia finte di dieci centimetri, passi tre centimetri, ma dieci diventa abominio. Non vedevo l’ora di scappare, perché non resisti quando vedi quattro squinzie che stanno lì tutto il giorno con il phon e la spazzola. Alcuni passavano intere giornate a fare battute del cavolo tipo: Dov’è Bugo? Oppure: La luna nera”.
“C’è una questione di fondo: quella è una scatola con dei topi chiusi, appunto, dentro – aggiunge – Prima o poi si scanneranno tutti, perché questo è quello che vuole la dinamica del gioco stesso. Ma si scannassero per un ideale alto, che ne so, come Enrico Toti, come Cesare Battisti, il patriota irredentista intendo. Ma questi non sanno manco chi sono e quindi si scanneranno su delle stron*ate”.
“Elisabetta Gregoraci è convinta di essere Mata Hari ma non esiste”
Abbate ci va giù pesante su Elisabetta Gregoraci che aveva già definito “larva”. “Della Gregoraci non ne contemplo neppure l’esistenza – dice – Lei è convinta di essere Mata Hari, ha intorno dei boys che le danno questa sensazione. Lei è convinta che questo Grande Fratello sarà il suo Magnificat”. E poi ancora: “Quello che ritiene di dover muovere i fili di questa specie di ‘’setta’’ pietosa è il figlio della Parietti. Lui si è dato i gradi di capoclasse. Quella sciroccata di Franceska (Pepe, ndr.) che io ho difeso e poi scopro avermi votato, per fortuna perché sono potuto tornare alla vita e al pensiero, lo farà a pezzi. Quindi ne vedranno delle belle”.
Tra i pochi che salva c’è Enock, “un ragazzo d’oro che tra poco sbrocca”. “I maschi lo vorrebbero complice contro tutto il resto – spiega lo scrittore siciliano – questi maschi che hanno al centro la Gregoraci, che vedono come la Madonna di Botticelli, a un certo punto Enock che è educato dirà: ma questi che ca**o vogliono da me? E li manderà a quel paese”.
Infine, Abbate critica il comportamento dei suoi coinquilini davanti al coming out di Gabriel Garko: “Ho trovato assolutamente discutibile che questi non abbiano fatto una sola riflessione rispetto ai diritti sulle persone Lgbt. Ne hanno fatto solo una questione di privacy, non c’è la persona e cose così. Quindi degli analfabeti. Poteva essere un’occasione per dire una parola di liberazione nei confronti delle libertà sessuali, invece niente, puro analfabetismo”.