Umberto Smaila, in rappresentanza dei lavoratori del mondo dello spettacolo, lancia un grido d’allarme in collegamento con “Mattino Cinque”. “Siamo […]
Umberto Smaila, in rappresentanza dei lavoratori del mondo dello spettacolo, lancia un grido d’allarme in collegamento con “Mattino Cinque”.
“Siamo in una fase drammatica della nostra vita artistica perché non possiamo esprimerci, soprattutto per quelli come me che fanno musica dal vivo – spiega a Federica Panicucci – Il comparto dello spettacolo è assolutamente fermo. Mentre gli esperti, i virologi e gli infettivologi lavoreranno il doppio o il triplo e guadagneranno tre volte il loro stipendio, gente come noi rimarrà disoccupata per tanti mesi. A meno che non ci venga dato un aiuto, una mano, soprattutto per quel che riguarda le limitazioni che ci vengono poste in maniera drastica in questo momento. Cerchiamo di differenziare le regioni italiane. Lo status della Sardegna non è lo stesso della Lombardia. Quindi magari in Sardegna si potrà andare al mare. Non con le paratie perché quelle sono il castigo di Dio”.