“Devo essere sincero? Sono terrorizzato, terrorizzato. Ho 74 anni, anche se ne dimostro molti meno, e vivo in Lombardia dove […]
“Devo essere sincero? Sono terrorizzato, terrorizzato. Ho 74 anni, anche se ne dimostro molti meno, e vivo in Lombardia dove è partito tutto l’ambaradan”. A parlare così in un intervento al programma radiofonico “La Zanzara” è Massimo Boldi che si dice preoccupato di fronte all’emergenza coronavirus. “Confesso. Ieri sono andato al cimitero a trovare la mia povera moglie Marisa – prosegue – Sono andato praticamente a fare un sopralluogo, a vedere se ci sono tutti posti occupati. Ho detto alle mie figlie: sono tutti i posti occupati, e io dove vado? Loro si sono incaz*ate”.
“Appena vedo una persona sono sospettoso – aggiunge – Penso che sia uno che mi vuole ammazzare. Se vedi una persona elegante, vestita in un certo modo, giovane, allora puoi fare venti centimetri in più, invece se vedi uno dismesso, con la barba, anziano, allora zac, ti allontani subito. Sono a casa con mia figlia e con una governante. Mentre la mia fidanzata è rimasta a Lucca, sono disperato, l’ho vista domenica per l’ultima volta. Quando sono partito le ho detto che probabilmente non ci vedremo più, con l’aria che tira. Lei mi ha risposto: sei impazzito. Intanto sono andato a fare un sopralluogo al cimitero”.