Momenti di intensa commozione durante la puntata di “Maledetti Amici Miei” andata in onda qualche giorno fa. Il regista e […]
Momenti di intensa commozione durante la puntata di “Maledetti Amici Miei” andata in onda qualche giorno fa. Il regista e sceneggiatore Giovanni Veronesi ha voluto ricordare e omaggiare uno dei suoi più grandi amici: Francesco Nuti. L’attore toscano è costretto sulla sedia a rotelle dal 2006 a causa di una violenta caduta dalle scale nella sua casa romana che gli provocò un coma, gravi danni cerebrali e deficit motori.
“Ho scritto con lui tanti film, eravamo amici fraterni, abbiamo vissuto insieme per dieci, tutti i giorni insieme – ha detto Veronesi in un lungo e struggente monologo – Poi la sua vita è stata più sfortunata della mia perché ha cominciato a bere, è entrato dentro un tunnel e ci siamo un po’ separati. Dopo un po’ di anni, quando ci siamo rivisti, lui era diverso, una persona colpita quasi a morte da questa malattia. Io non sapevo come fare a rapportarmi con lui. Però gli volevo un gran bene, gliene voglio tuttora. E’ quasi carne della mia carne, lo sento parte di me. Ogni settimana lo vado a trovare in una clinica, qua a Roma. Lui sta lì, non risponde, non parla. Però guarda e ho come la sensazione che guardi proprio me e che si aspetti da me qualcosa. L’ultima volta che gli ho parlato davvero era il 2006 quando lui era in coma. I dottori mi dicevano che si poteva parlare con uno in coma e io ci ho creduto. E gli parlavo. Gli dicevo quello che a lui piaceva tanto, che era il finale di ‘Balla coi lupi’, quando il giovane indiano Vento Nei Capelli non si capacita di doversi separare dall’amico John Dumbar e sale in cima alla collina col suo cavallo urlando: Io sono Vento Nei Capelli, io e te saremo sempre amici, la capisci questa cosa? Io e te Francesco, saremo sempre amici, niente ci separerà, nessuna avversità potrà mai separarci perché io mi chiamo Vento nei capelli, e tu Francesco, e noi siamo amici per sempre. Pensavo che lui mi sentisse. Quando mi sono accorto che non le sentiva, erano già passati tre mesi. Adesso so che mi sente, vi porto tutti in clinica con me”.
Veronesi è riapparso nel cortile della clinica romana dove Nuti si trova ricoverato, si è seduto su una panchina insieme a Ginevra e Giovanni Nuti, rispettivamente figlia e fratello dell’attore, e insieme hanno intonato una serenata sulle note di “Puppe a pera”, il primo singolo inciso da Francesco Nuti nel 1982.
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