Ieri sera Salvo Ficarra e Valentino Picone sono stati ospiti di “Che tempo che fa” per presentare il loro nuovo […]
Ieri sera Salvo Ficarra e Valentino Picone sono stati ospiti di “Che tempo che fa” per presentare il loro nuovo film “Il primo Natale” in uscita il prossimo 12 dicembre di cui sono sia registi che protagonisti. E’ la sesta pellicola del duo palermitano il cui sodalizio artistico va avanti da 25 anni.
“Ti ho raccontato di quella volta che la regina Elisabetta stava entrando nella mia stanza? L’ho afferrata così”, esordisce Ficarra scherzando sulle sue “nozze d’argento” con Picone. “25 anni insieme e tutti fatturati”, gli fa eco Valentino. “Non tutti – precisa Ficarra – I primi due no ma tanto sono in prescrizione”.
“Quello che ci lega è una profonda disistima”, hanno scritto i due comici sui social. “Reciproca”, aggiungono all’unisono nel salotto di Fazio. “Picone è una persona squallida, indegna”, spiega Ficarra. “Io penso le stesse cose – confessa Valentino – però davanti alle telecamere non me la sento di dirlo. Con gli amici ne parlo malissimo”.
“Lui preferisce parlare alle spalle – conferma Ficarra – Io invece sono più schietto, glielo dico in faccia quello che penso. Agli altri che incontro ne parlo benissimo, così come l’ho presa io la fregatura la prendono pure loro”. E nel finale strappa al collega una promessa: “Picone, abbiamo fatto 25 anni? Mi prometti che non li facciamo altri 25?”.
I due siciliani non riescono ad essere seri neppure quando si tratta di parlare del film che li porta nel passato, pochi giorni prima della nascita di Gesù. “L’ho visto”, svela il conduttore. “L’hai scaricato da internet?”, chiede Ficarra. Per poi aggiungere: “Vogliamo essere sinceri che non lo siamo mai stati? Picone ha usato una controfigura. Era una scena di recitazione”.
IL PRIMO NATALE – LA TRAMA
Salvo è un ladro che, insieme con il sacerdote Valentino, viene catapultato indietro nel tempo di 2000 anni circa in Palestina, al tempo della nascita di Gesù. La strana coppia così costituita si ritrova quindi in un contesto alieno, durante l’epoca del re Erode e della dominazione romana sui territori del popolo ebraico: equivoci, incomprensioni e soprattutto guai sono dietro l’angolo. Il film è stato girato in Marocco la scorsa estate.