Ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, in collegamento da Sanremo, Claudio Baglioni illustra il 69esimo Festival della […]
Ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, in collegamento da Sanremo, Claudio Baglioni illustra il 69esimo Festival della canzone italiana. Se l’anno scorso il cantante si definì “dittatore” della kermesse, quest’anno il termine da lui utilizzato per spiegare meglio il suo ruolo è quello di “dirottatore”.
“Siamo qui sepolti dentro il teatro Ariston da due settimane, ma siamo tutti vivi e pronti per partire – esordisce – Io dirottatore? Credo di sapere dove sto andando. Il Festival di Sanremo viene sempre tirato per la giacchetta da una parte e dall’altra, a volte in termini benevoli, altre anche meno. E allora ci vuole un dirottatore. Il direttore è uno che dà la direzione, il dirottatore tenta di fare uno slalom fra tutte queste direzioni che vengono indicate da altre persone. Io vorrei dirottarlo. Già l’anno scorso c’è stata una rivoluzione, nel senso che il nostro modesto mestiere di canzonettisti e canzonettari è stato riportato al centro. Abbiamo parlato di musica e di immaginazione. Quest’anno vorrei provare a dirottarlo verso l’armonia, voglio coniugare gli opposti verso la bellezza. Il successo dell’anno scorso è stato sorprendente, non se lo aspettava nessuno. Qualche replica ci sarà sicuramente, se non altro in termini di leggerezza e divertimento. Errare è umano, perseverare è artistico”.
Baglioni parla di Claudio Bisio, suo compagno d’avventura insieme a Virginia Raffaele: “E’ la persona più pacifica del mondo, è un angelo. Due Claudio sul palco? Che vuoi che ti dica, mal comune mezzo Claudio”.
Il conduttore-direttore artistico dà qualche anticipazione sulla scenografia: “Mai il palco dell’Ariston è stato così grande, abbiamo sfruttato ogni centimetro quadrato del teatro senza togliere posti alla platea. Anzi credo che quest’anno ci sia qualche posto in più. Abbiamo persino scavato nei territori vicini. Abbiamo creato un golfo mistico alle spalle dove i musicisti dell’orchestra avranno uno spazio più agevole. Sarà un palco sorprendente”.
“Fiorello torna?”, chiede Fazio. “Ma sai…lui è talmente imprevedibile – replica Baglioni – Per quanto ne sappia io no, se arriva sarà a mia insaputa, cosa che accade tipicamente ai Claudio”.
L’intervento di Baglioni si conclude con una promessa: “Sarà un festival spettacolare, mai uno spettacolo della televisione italiana ha avuto un apparato di produzione così vasto e potente. Darà valore e suggestione a tutto ciò che faremo. Nel solco dell’anno passato, vogliamo dare centralità e importanza alle canzoni, come d’altronde recita lo statuto del festival della canzone italiana. E’ sicuramente un festival nazional-popolare, anzi in questo caso popolar-nazionale. Speriamo che dia una fotografia di oggi. Il cast è coraggioso, ci sono canzoni interessantissime, che a parere mio e della giuria che mi ha assistito danno un’idea della musica di oggi. Chi vince? L’anno scorso ero dittatore e l’ho deciso io, quest’anno sono dirottatore e non lo so nemmeno io”.
Nessun accenno da parte sua, durante l’intervista, alle polemiche dei giorni scorsi sul suo presunto conflitto di interessi. Eppure, proprio per questo motivo, in Riviera il clima sarebbe molto teso in barba all’”armonia” ricercata da Baglioni.
Secondo quanto racconta Giuseppe Candela su “Dagospia”, Baglioni avrebbe evitato la stampa e non si sarebbe presentato al consueto brindisi con i giornalisti al Casinò di Sanremo. “Versione ufficiale: dopo aver registrato ‘Che tempo che fa’ il ‘dittatore’ artistico va direttamente alle prove – si legge – Lo scorso anno aveva presenziato con i coconduttori. Assenti anche Raffele e Bisio. Presenti per ‘rimediare’ Rocco Papaleo e Anna Foglietta, volti del DopoFestival”.
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