“Ho voluto scrivere un pezzo per le persone che vivono il dramma di voler creare una nuova vita, senza riuscirci, […]
“Ho voluto scrivere un pezzo per le persone che vivono il dramma di voler creare una nuova vita, senza riuscirci, situazione in cui per qualche anno mi sono trovato anch’io”.
J-Ax, 44 anni, presenta così su Instagram il suo nuovo singolo “Tutto tua madre” ispirato alla sua storia personale. Dopo anni di tentativi andati a vuoto, nel febbraio del 2017, il rapper è diventato papà di Nicolas, nato dal matrimonio con l’americana Elaina Coker.
J-Ax si rivolge a chi, andando contro la fecondazione assistita, vorrebbe negare alle coppie in difficoltà la speranza di avere un figlio.
“In Italia siamo in tantissimi, ma per qualcuno siamo troppi – prosegue – Dovremmo essere zero. Infatti leggiamo più spesso di iniziative che questo Governo vorrebbe prendere contro la fecondazione assistita e tante altre procedure che aiutano decine di migliaia di coppie italiane a creare una famiglia insieme. Trovo assurdo che un Governo fatto, almeno per la parte più gialla, di persone che ho sempre rispettato e ammirato per la scelta di portare avanti principi di libertà e giustizia possa rendersi partecipe di una ingiustizia simile. Anche perché di certo non è una scelta di nessuno trovarsi in una situazione così, ma si tratta di qualcosa che colpisce tutti trasversalmente, senza favoritismi o pregiudizi: destra, sinistra, leghisti, comunisti, grillini e gente che si nutre solo del proprio respiro. Per questo motivo, prima di andare fino in fondo e negare a centinaia di migliaia di italiani il diritto di avere un figlio, vi chiedo un piccolo gesto di empatia: come vi sentireste voi se, da un momento all’altro, il rumore del respiro e le risate del vostro bambino sparissero? Quel vuoto è quello che vivono tanti italiani come voi. Quel vuoto tanti non desiderano altro che colmarlo con l’amore. E l’amore, voi, o chiunque altro, non avete il diritto di fermarlo”.
La canzone “Tutto sua madre” ripercorre il periodo più difficile: il dolore di un aborto (“sai che la mamma aspettava un bambino ma dopo l’ha perso”), le cure mediche (“tra medicine e le punture in pancia”), le domande che non andrebbero mai fatte (“quand’è che ci fate un figlio?”) e poi la notizia tanto attesa e sperata: l’arrivo di un bimbo.