Fiorello a cuore aperto: "Dalla cocaina mi salvò il ricordo di mio padre" - Perizona Magazine

Fiorello a cuore aperto: “Dalla cocaina mi salvò il ricordo di mio padre”

Daniela Vitello

Fiorello a cuore aperto: “Dalla cocaina mi salvò il ricordo di mio padre”

| 22/11/2016

Ai fan di di Fiorello non resta che mettersi il cuore in pace. Di tornare in tv lo showman siciliano non ne vuole proprio sapere. Al momento l'”Edicola Fiore” basta e avanza. A dirlo è lui stesso in un’intervista a “Il Fatto Quotidiano”: “Per lavorare di meno, da ragazzo architettavo idee folli. Edicola Fiore in fondo è un’appendice di quella filosofia. Mi fa lavorare poco, quindi va benissimo”. La tv può attendere. “L’ultima volta che feci uno show su Rai Uno, nel 2011, toccammo punte del 63 per cento. Se oggi facessi il 49 che mi succederebbe”, si interroga Fiorello ad alta voce. “Un’idea potrebbe essere farne un ultimo a 60 anni e finire in bellezza morendo sul palco”, azzarda.

Nell’intervista rilasciata a Malcom Pagani, Fiorello ripercorre gli anni in cui si lasciò travolgere dalla Milano da bere cedendo alla cocaina: “Dai vizi mi salvò il ricordo di mio padre. ‘Sono un cretino – mi sono detto – che ca*** sto facendo?‘. Ammisi l’uso di cocaina perché non ce la facevo ad andare avanti con quello scheletro nell’armadio e dovevo levarmi il peso. Mia madre si dispiacque tanto, anche per la vergogna, ma io volevo che tutti sapessero ogni cosa e che il passato fosse un libro aperto. Come si esce dai vizi non so dirlo perché io ce l’ho fatta da solo e ognuno è fatto a modo suo. Però ormai sono un esperto di schiavitù. So se uno si tocca il naso per un raffreddore dicembrino o per una dipendenza. So riconoscere una debolezza a vista”.

Infine, lo showman siculo rievoca l’unico provino della sua vita, quello fatto con Pippo Baudo: “Telefonò a me: ‘Sono Pippo Baudo’, ‘Dai, chi ca*** sei?’. Mi convocò a Roma e mi trovai al Delle Vittorie. C’era gente che alzava la gamba con naturalezza. Gente che sapeva il fatto suo e che veniva congedata con il più triste dei ‘le faremo sapere’. Io non avevo preparato nulla. Arriva il mio turno e improvviso: ‘Qui ci sono un sacco di persone e ora che ci penso bene, vorrei andarmene. Però non ho i soldi e voi me li avete promessi. Sarebbe bello se me li deste per tornare’. Parlo, mi sciolgo e canto per 50 minuti. Coinvolgo Caruso al pianoforte e mi dimentico completamente del contesto. Alla fine Baudo intima ‘vieni con me’. ‘Minc*** – mi dico – non l’ha fatto con nessuno’. ‘Sei bravo, ma non ti prendo perché non sei adatto a un numero da 3 minuti. Dovresti presentare, ma ci sono già io’. Quando andò a Mediaset mi richiamò. Avrei dovuto condurre un gioco in un suo programma però Pippo litigò con Berlusconi, si ritirò per 2 anni e quindi, arrivederci e grazie”.

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