Gabriella Carlucci ha 64 anni e due vite dietro le spalle, come ama dire lei stessa. La prima da presentatrice televisiva, la seonda da deputato del Pdl e sindaco per 12 anni. Ora nella sua terza vita, è un’imprenditrice di eventi culturali, soprattutto all’estero. In un’intervista a “La Repubblica” racconta il suo percorso e i suoi nuovi progetti. Da nove anni si occupa di produzione cinematografica. “Bisogna uscire dai confini, ampliare il mercato – afferma -. Tutti i grandi maestri sono stati italiani, e le nostre potenzialità restano intatte: però bisogna darsi da fare. Dopo l’esperienza politica, con tre legislature in Parlamento, e quella amministrativa come sindaco di Margherita di Savoia, sono ripartita quasi da zero anche se alla Camera già mi occupavo di temi legati allo spettacolo”.
“Stare in Parlamento per quasi dodici anni è stato come prendere quattro lauree contemporaneamente”
Se ripensa alla sua esperienza in politica dice: “Non mi limitavo a pigiare il tasto durante le votazioni. Per quanto riguarda il cinema, sono orgogliosa di essermi battuta con successo per la ‘tax credit’, cioè la possibilità di reinvestire parte delle tasse nelle produzioni. Ci siamo riusciti, tra l’altro, con il governo Prodi di cui ero all’opposizione”. Adesso lavora tra la Spagna e la Serbia. “La Spagna è la porta verso il mercato sudamericano – spiega – la Serbia è all’avanguardia in molte cose, oltre a essere la via d’accesso ai mercati balcanici e dell’est Europa, hanno studi all’altezza di quelli americani, per certi versi anche migliori. Lavoro con le ambasciate e gli istituti di cultura, ho addirittura ricevuto la cittadinanza serba”.
L’avventura politica si è spenta quasi naturalmente. “Stare in Parlamento per quasi dodici anni è stato come prendere quattro lauree contemporaneament – ammette – non si smette mai di studiare e lavorare. Mi sono sempre sentita un’esploratrice. La cosa si era consumata lentamente. Nel 2011 avevo lasciato Forza Italia per l’Udc, che però diventò un partito da 1,5 per cento. Diciamo che ho capito che una certa fase del mio percorso si era conclusa, e non ho aspettato che fossero altri a farmelo notare”.
“Enzo Tortora? Il più grande errore giudiziario della storia italiana”
Degli anni in cui faceva la presentatrice ricorda la figura di Enzo Tortora: “Un maestro assoluto, una grandissima persona, gentile, colta, educatissima. Avevo 21 anni quando feci il provino per Portobello, programma da 18 milioni di telespettatori a puntata. Cercavano un’inviata speciale. Andai negli studi di corso Sempione, a Milano, dove Tortora mi fece commentare a braccio un filmato in cui si vedeva la regina Elisabetta. Partii a raffica ed Enzo disse: ‘Basta, non cerchiamo altre persone, è lei’. Dopo ogni servizio in giro per il mondo, mi telefonava per dirmi cosa andava bene e cosa meno. Mi insegnò la diretta, il ritmo e i tempi da tenere. La sua casa milanese era foderata di libri dal pavimento al soffitto, ordinati per argomenti: non c’era parete che non fosse una libreria”.
Della vicenda giudiziaria del presentatore dice: “Ero alle Tremiti per un servizio fotografico con mia sorella Milly, quando arrivò la notizia: Enzo Tortora arrestato per camorra. Impossibile! Per sei mesi si poteva parlare solo con il suo avvocato, poi i giudici capirono. Ma Enzo uscì di prigione soprattutto grazie all’impegno di Marco Pannella. Quando tornò tra noi, era un uomo distrutto: triste, smunto. Lo avevano massacrato. Il più grande errore giudiziario della storia italiana e lui ne morì, gli venne il cancro per questo. Tornai con Enzo a Portobello, ma si capiva che non era più lui”.
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“Berlusconi era un’intelligenza superiore. Con le tivù fece miracoli”
Ma il personaggio che più di tutti ha cambiato la sua vita è stato Silvio Berlusconi: “Era il 1994, conducevo ‘Buona Domenica’ e mi divertivo un mondo, facevo pure le sfide con il pubblico sul toro meccanico: c’erano le code, fuori dagli studi, per giocare con me. Quando Silvio scese in campo e presentò il suo programma elettorale, il ‘Corriere della Sera’ intervistò molti personaggi che lavoravano con Berlusconi. Io dissi che mi sembrava un’ottima idea, piena di novità per l’Italia. Il giorno dopo comprai il giornale, e scoprii di essere stata l’unica, insieme a Mike Bongiorno e a Raimondo Vianello, ad esprimere un’opinione positiva. Berlusconi mi telefonò e mi propose di candidarmi: ringraziai, ma gli dissi che non me la sentivo, non pensavo di essere preparata. Però lo avrei aiutato in campagna elettorale, come in effetti fu. Mi sono occupata di cultura e spettacolo per Forza Italia fino al 2001, una gavetta bella lunga. A quel punto, Silvio mi chiese nuovamente di candidarmi, e allora accettai”.
Sempre sul Cavaliere afferma decisa: “Era un genio assoluto, un’intelligenza superiore. Con le tivù fece miracoli, proponendo in Italia i format americani di enorme successo e non volendo affatto copiare la Rai come invece avevano fatto altri editori, penso a Mondadori e a Rizzoli che infatti non durarono. Silvio Berlusconi ribaltò il modello, fu una rivoluzione, e quell’idea di portare le cassette negli studi delle sue emittenti in tutta Italia fu un colpo clamoroso: Mediaset trasmetteva in contemporanea in ogni parte del paese, grazie alla pubblicità e senza far pagare il canone. E poi quel telegiornale così moderno, non paludato né seduto, con i giornalisti in mezzo alla gente e dentro i fatti”.
“Il tempo sistemerà le cose e ci permetterà di collocare Silvio Berlusconi al posto giusto”
Gabriella Carlucci dice la sua anche sullo scandalo delle olgettine: “Berlusconi è stato molto più delle ‘olgettine’, molto più di quella stagione, anche se a un certo punto si è rovinato con le sue mani: mi è dispiaciuto molto, da amica e da donna. La storia delle escort aveva fatto il giro del mondo, non era sostenibile per un personaggio che aveva guidato un governo e pensava davvero alla presidenza della Repubblica. Credo che il tempo sistemerà le cose, e ci permetterà di collocare Silvio Berlusconi al posto giusto, non un santo ma neppure un mostro. E non dimentichiamo quando gli mandarono l’avviso di garanzia durante il G7 di Napoli: ma si può? A livello di comunicazione politica, è stato un gigante: guardava gli elettori negli occhi, si rivolgeva direttamente a loro. Prima, non l’aveva fatto nessuno, non in Italia almeno”.
“Milly? Ha cinque anni più di me ed è sempre stata un fenomeno in tutto”
Le sorelle Carlucci sono tre Milly, Gabriella e Anna. Parlando della sua famiglia Gabriella aggiunge: “I miei genitori ci insegnarono l’indipendenza attraverso il lavoro e l’impegno. Ci fecero studiare, viaggiare, imparare le lingue. Ci fecero fare sport agonistico, indispensabile per crescere bene. Io ero super emotiva, ma il pattinaggio a rotelle mi ha insegnato a sconfiggere la paura”. E Milly? “Ha cinque anni più di me ed è sempre stata un fenomeno in tutto. A scuola prendeva 10 in ogni materia, campionessa europea di pattinaggio, sempre premiata ai concorsi di pittura, una volta vinse il primo premio nazionale per un tema sull’Unione Europea. Una così in famiglia, o ti distrugge o ti spinge a dare sempre il massimo, e con me e Anna è successo”.
Sul successo della sorella di tv dice: “Per me è una gioia enorme: non rimani tutta la vita in prima serata se non sei speciale, e lei lo è. Anche Anna è bravissima: si occupa della parte social per Milly, e oggi sappiamo quanto quel terreno sia minato, quanto sia importante e delicatissimo”.
“Mi piace moltissimo Giorgia Meloni, il suo successo dev’essere un orgoglio per noi donne”
Gabriella Carlucci non nasconde la sua stima per la premier: “Mi piace moltissimo Giorgia Meloni, una combattente che oscura tutto il resto. Apprezzo come si presenta in Europa, lei è la destra, quella è la sua storia, comprese le persone che la circondano e che c’erano anche prima, l’hanno sempre accompagnata. Se qualcuno non sembra all’altezza, ripenso a Berlusconi: anche a lui accadeva inevitabilmente di oscurare i collaboratori. Succede a chi ha 10 mila marce in più”. Poi aggiunge: “Il successo di Giorgia Meloni dev’essere un orgoglio per noi donne, perché dimostra che niente è impossibile quando si vale”. Infine, una domanda sul tempo che passa: “Come la vivo? Benissimo! Evviva i boomer e la nostra energia. Non ci spaventa niente e siamo qui per fare ancora tantissimo. Ragazzi, divertiamoci! Io, nel mio piccolo, prima di Natale ho fatto la ruota in tivù col tacco dodici”.