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Gabriele Muccino presenta il nuovo film e racconta: “Ho rischiato di morire”

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29 Luglio 2024, 15:34

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Gabriele Muccino parla del suo incidente d’auto che poteva costargli caro e lo fa in occasione della presentazione del suo nuovo film al Giffoni Film festival. Il regista porta il suo ultimo lavoro “Fino alla fine”, in sala dal 31 ottobre. “Il tema è un’avventura di una ragazza che in una notte è costretta a fare delle scelte. E le scelte che farà la porteranno in direzioni che mai avrebbe immaginato. È un po’ come uno scambio del binario che ci porta in una direzione diversa, lontana, pericolosa rispetto a quella che pensavamo di percorrere”, spiega ai giornalisti. Gabriele Muccino consegna anche il “Premio speciale per il miglior spot sociale” a Marco Ludovico, direttore della comunicazione di Anas.

E di sicurezza stradale lui se ne intende dopo l’incidente che gli poteva costare la vita. “Quando siamo alla guida, ci accorgiamo quanto sia fragile l’abitacolo in cui si sta e quanto la velocità possa distruggere la macchina”, spiega.
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Gabriele Muccino (Foto Instagram)

“È presunzione pensare ‘leggo un attimo, tanto vedo'”

Io un incidente quasi mortale lo feci in Grecia – racconta ancora -. Per una distrazione, porto ancora le cicatrici. Ci vuole un attimo a fare un errore che comprometterà tutta la nostra esistenza”. Il regista mette in guardia dall’uso del cellulare in auto. “Quella del telefono è una delle novità assolute che hanno cambiato un’era”, sottolinea. “Nel tempo degli smartphone si ha la sensazione di non poter non rispondere a una telefonata o a un messaggio, ‘come se scappassero via’. Invece dobbiamo imparare a maneggiare noi il tempo e a non farci mettere in una condizione di sudditanza. Siamo noi ad avere il controllo del tempo”, insiste. “È presunzione pensare ‘leggo un attimo, tanto vedo’. Quando prendiamo il telefono non stiamo tenendo d’occhio la strada, stiamo abbandonando la nostra visibilità e la nostra reazione. Questo può farci perdere la vita o farla perdere a chi è con noi o dall’altra parte”, aggiunge.

Gabriele Muccino (Foto Instagram)

Gabriele Muccino nei suoi film parla spesso di incidenti stradali e distrazioni fatali

Il tema dell’incidente stradale è ricorrente nelle pellicole di Gabriele Muccino: si ritrova ne  “L’ultimo bacio” e in “Sette anime”. “Sono ossessionato dalla questione del telefono da sempre- ammette -. Nella sceneggiatura di ‘Sette anime’ la storia era quella di un generale della Nasa che si riteneva responsabile di sette morti per l’esplosione di uno Shuttle. Io proposi qualcosa in cui lo spettatore potesse riconoscersi”. Gabriele Muccino pensa quindi a un incidente provocato dalla distrazione alla guida a causa dell’uso del telefono appunto. “L’incidente è l’interruzione fatale di un’esistenza – spiega ancora -. Io ho usato altre volte l’incidente nei miei film. Ho usato spesso le auto come deus ex machina, come elementi drammaturgici che creavano una fatalità, quindi una crisi fortissima all’interno della storia e del personaggio”.

Rivolgendosi ai ragazzi dice: “Se ho fatto cinema è stato perché intorno ai 16 anni balbettavo molto”. “Il cinema è stato il mio modo per raccontare chi fossi e dare agli altri qualcosa di me attraverso il corpo degli attori”, conclude.

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29 Luglio 2024, 15:34

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