29 Settembre 2021, 15:46
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E’ passato un anno dal suo coming out al “Grande Fratello Vip”. Dario Gabriel Oliviero, meglio noto come Gabriel Garko, si sta “riadattando” alla vita dopo aver ritrovato se stesso e i suoi spazi. “Il problema è che mi ero abituato a indossare tante maschere – un po’ per scelta, un po’ per costrizione – ma in nessuna stavo davvero comodo – spiega in un’intervista a “FQ Magazine” – Oggi mi ritrovo a 49 anni ad affrontare una rinascita totale, a respirare a pieni polmoni. Ho ripreso in mano la mia vita ed è una fortuna che non tutti hanno”.
Dopo l’outing in diretta tv, l’attore ha provato “straniamento” e “confusione”. “Il giorno dopo insicurezza e panico – ricorda – ero terrorizzato all’idea di uscire di casa e affrontare gli sguardi della gente. Una mia amica mi ha preso di forza e trascinato a fare colazione: quando al bar ho visto che le persone mi salutavano come se nulla fosse successo, ho capito di aver fatto la scelta giusta”. Se potesse tornare indietro, lo farebbe prima “ma tornare indietro non si può”. “Sogno il momento in cui non sarà più necessario fare coming out, etichettare le persone, guardare il mondo con la lente della normalità. Normale è una parola che detesto”, sentenzia.
Da sempre Garko rifugge il mondo del gossip e anche nel periodo di maggiore popolarità è rimasto saldamente ancorato alla realtà. Il successo per lui è “una sbronza epica che ti dà alla testa”. “Io ho sempre vissuto con il freno a mano tirato e non me lo sono goduto fino in fondo – confessa – ma intorno a me ho visto molti pensare di essere sul tetto del mondo e schiantarsi senza paracadute”.
“Ho sempre frequentato gente con i piedi ben piantati per terra, che mi riportavano alla vita vera – confida – E poi l’atteggiamento della mia famiglia è stato fondamentale, i miei genitori non mi hanno trattato come il figlio famoso. Quando dissi a mia mamma che avrei fatto Sanremo con Carlo Conti, mi rispose: “Ah, bello. Senti oggi devo portare il cane dal veterinario”.
Dal padre scomparso lo scorso aprile dopo una lunga malattia ha ereditato “la sacralità del lavoro”. “Da piccolo non andavo d’accordo con lui, col tempo abbiamo modificato e costruito un rapporto – rivela – Vedevo in lui degli atteggiamenti che non avrei voluto assumere. Il giorno in cui sono partito per Roma per fare l’attore mi disse: ‘È giusto avere dei sogni ma non capisco perché dovresti farcela proprio tu’. Quella frase mi ha spronato a fare il doppio. Davanti a me non lo ha mai dimostrato ma so che era orgoglioso di ciò che ho costruito. Devo ancora affrontarla in modo sano la sua morte. Non è facile. Così come non è stato facile stargli vicino: gli ultimi due ricoveri sono avvenuti in pieno Covid e non poterlo salutare come avremmo voluto è un peso sul cuore”.
“Dopo quattro anni di stop ho deciso di tornare a recitare – confida – Sono scaramantico, ci sono dei contatti in atto e altri lavori rallentati dal Covid. Mi hanno proposto tanti ruoli, molti dei quali li ho rifiutati, ma mai quello del gay. Che comunque farei senza problemi. Ora aspetto il personaggio giusto, voglio fare qualcosa di inedito, che spiazzi e stupisca il pubblico (…) Voglio fare cose completamente inaspettate. Basta scene di sesso, docce e nudo. Ho dato. Mi dicevano: «Fa sognare il pubblico». Ho fatto sognare abbastanza”.
Come già fatto in passato, l’attore nega di essere ricorso alla chirurgia estetica. “Oggi si può invecchiare bene e io mi curo, faccio le vitamine – dice – Ma non mi sono mai ritoccato, contrariamente a ciò che dicevano di me in tv commentatori e commentatrici dall’alto delle loro labbra a canotto. Ci sono andati giù pesanti, scrissero che mi ero rifatto tutto senza sapere che in quel periodo ero gonfio a causa di problemi alla tiroide. E da Giletti era niente rispetto al set di Valentino, che giravo in quel periodo: una mattina, prima delle riprese, mi ritrovai con il viso stravolto. Sono stato colpito e affondato nel punto più fragile, tanto che ebbi una crisi profondissima e il mio fidanzato dell’epoca mi costrinse a spegnere il telefono e ad allontanarmi da tutto per qualche giorno. Mi prese e mi portò in barca”.
Da quando ha fatto coming out, si scopre, le avances via Instagram sono aumentate. “Diciamo che è caduta ogni barriera – ammette – Ma l’approccio facile non mi è mai interessato: sono molto più cerebrale di quanto le persone immaginino”. Nella vita, d’altronde, si è innamorato pochissime volte. “La prima volta da giovanissimo e la storia è durata quattro anni – racconta – La seconda con Riccardo, con cui sono stato 12 anni. La terza spero sia questa che sto vivendo. Sono una persona estremamente realista ma sto tanto con la testa per aria. Vorrei un figlio. Ci sto pensando seriamente”.
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