L’ex fidanzata di Berlusconi non le manda a dire
- La napoletana dice la sua sul caso Morisi
- Gli hashtag sono inequivocabili
- Nei mesi scorsi, aveva preso le distanze anche da Forza Italia
Francesca Pascale dice la sua sul caso Morisi. L’ex social media manager di Matteo Salvini, creatore della “Bestia”, è indagato per presunta cessione di sostanze stupefacenti. Già in passato, l’ex fidanzata di Silvio Berlusconi non è stata particolarmente tenera nei confronti del leader del Carroccio e del suo partito, rei di ostacolare l’approvazione del Ddl Zan di cui la napoletana è una convinta sostenitrice.
“Non posso più votare Forza Italia”
Posizione, questa, che l’ha portata a prendere le distanze da Forza Italia che vorrebbe che il decreto venisse modificato. “Non mi sento più di appartenere a un partito che è più sovranista che liberale – ha fatto sapere – Non posso più votare per FI finché continua a strizzare l’occhio a Salvini piuttosto che guardare al faro della libertà. Gli omofobi li troviamo nella destra, nell’estrema destra, nella destra soprattutto di Salvini”.
Francesca Pascale contro Salvini e Morisi: “Bestie”
Dopo l’esplosione dello scandalo Morisi, Francesca Pascale condivide via social alcuni post di Andrea Scanzi che in questi giorni ha bacchettato pesantemente la Lega puntando il dito contro la sua “ipocrisia”. L’ex fidanzata di Berlusconi sposa il parere del giornalista e, tra le Instagram Stories, rilancia alcuni suoi post aggiungendo commenti quali “vergognatevi” e hashtag quali “ipocrisia leghista” e “bestie”. Una sequenza di bordate che non è sfuggita agli internauti più attenti.
L’ex fidanzata di Berlusconi vuole sbattezzarsi
Di recente, Francesca Pascale ha annunciato di aver avviato le pratiche per sbattezzarsi in polemica con una Chiesa che, a suo dire, “discrimina gli omosessuali e fa ingerenza politica sul ddl Zan”. Tra i suoi progetti futuri, inoltre, c’è la creazione di un’azienda agricola che si occupi della coltivazione e della lavorazione della cannabis light impiegando donne uscite dal carcere che hanno scontato il loro debito con la giustizia. Quello della legalizzazione della cannabis è un altro tema caldo che vede la 36enne “molto lontana da una certa brutta destra”.
