Francesca Pascale, 39 anni di cui quasi 12 trascorsi al fianco di Silvio Berlusconi, torna a parlare della separazione da Paola Turci dopo 5 anni d’amore. L’attivista napoletana apre le porte della sua casa romana vicino a Piazza di Spagna al settimanale “Gente” e, come racconta la giornalista che l’ha intervistata nel giorno in cui l’ex Cavaliere avrebbe compiuto 88 anni, durante lo shooting si è anche fumata una canna. La chiacchierata parte da Silvio Berlusconi di cui Francesca Pascale era gelosissima. “Era tremendo (ride, ndr) – ricorda – Un giorno tornai a casa prima del tempo e non lo trovai solo. Mi disse: ‘È colpa tua, sei rientrata prima!’”. Per festeggiarlo nel giorno in cui avrebbe spento 88 candeline, la 39enne ha condiviso sui social un video in cui il leader di Forza Italia diceva “Forza Napoli”. “Diceva sempre che era un napoletano nato al nord”, svela.
Francesca Pascale: “Ecco come chiamavo Berlusconi nell’intimità”
Francesca Pascale custodisce nel cuore tanti ricordi di Silvio Berlusconi e ripensa con nostalgia alle colazioni consumate insieme: “Sul tavolo c’erano mille quotidiani e ogni mattina bisognava leggerli tutti. Lui iniziava sempre da ‘Il Fatto’. Secondo me Travaglio e il dottore alla fine si sono anche un po’ voluti bene. Non sono mai riuscita a chiamarlo Silvio. Non so perché. Lo chiamavo dottore, presidente. Berlusconi. Nell’intimità? Mi imbarazza dirlo (…) Mi faccio rossa, lo vede? Lo chiamavo amore. Mi manca. Mi manca ogni giorno”. La loro storia d’amore finì con un comunicato stampa diffuso a marzo del 2020. “Era già da un po’ che mi avevano allontanata dal dottore – sentenzia Francesca Pascale – L’ho salutato nella bara. Io che gli sono stata accanto tutti quegli anni”.
“Licia Ronzulli diceva che ero un problema, da lei ho subito delle malignità”
L’ex compagna di Silvio Berlusconi punta apertamente il dito contro Licia Ronzulli. “Lei e altri dicevano che ero un problema – racconta – Perché sostenevo i gay, parlavo a favore dei diritti civili, perché ero contraria al fatto che Forza Italia andasse nella pancia di Salvini, come invece voleva e fece poi la Ronzulli. Facevo rumore, casino, non stavo zitta. Forza Italia doveva far sentire la sua anima liberale, pensavo. Lo penso ancora. Io e Berlusconi parlavamo sempre di politica. La mia militanza iniziò che avevo 18 anni. La Ronzulli invece la conobbi che era infermiera. Poi la ritrovai ad Arcore”. “Perché Silvio non mi difese? Era stato operato al cuore, era stanco – spiega – Forza Italia perdeva voti. La Ronzulli si insinuò, consegnò il partito a Salvini. È una persona cattiva. Ho subito delle malignità da questa donna”. Fu Licia Ronzulli a presentare Marta Fascina a Silvio Berlusconi. “La cosa non mi stupisce – commenta Francesca Pascale – ma della Fascina non parlo”.
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Francesca Pascale: “Per Berlusconi è stato naturale prendersi cura di me dopo tutti gli anni assieme”
Nessun attrito tra Francesca Pascale e gli eredi di Silvio Berlusconi: “I rapporti con Marina sono belli, ho immensa gratitudine per la famiglia, che mi ha accolta quando ero così giovane e che si è presa cura di me”. Al momento esclude un suo ingresso in politica. “Sarebbe bello se lo facesse Pier Silvio, oppure Marina – dichiara – È uguale al papà. Forza Italia del resto appartiene a loro, i 90 milioni di fideiussione della famiglia. Forza Italia non è di Ronzulli, né di Gasparri, né tantomeno di Salvini, che ha disprezzato l’essere umano, ha respinto una barca piena di disperati, donne e bambini e si dice cristiano. Pure con la cannabis light ce l’ha, e così 11 mila posti di lavoro sono a rischio. Se alla Lega ci fosse Zaia, sarebbe tutto diverso. Vorrei che Mara Carfagna tornasse: ci ha dato la legge sullo stalking. E che tornasse anche Stefania Prestigiacomo, donna colta e liberale”.
La 39enne bolla come leggenda metropolitana il rumor secondo cui avrebbe ricevuto una buonuscita di 20 milioni di euro da Silvio Berlusconi, oltre a un milione all’anno dopo la loro rottura. “Ma chi le ha messe in giro queste cifre? Mi vengono sempre rinfacciate: ‘Ma non ti vergogni? Che femminista sei?’. No, non mi vergogno, per Berlusconi è stato naturale prendersi cura di me dopo tutti gli anni assieme”, afferma.
“Quando mi sono messa con Paola non potevo vedere più il Presidente e per me è stato un trauma”
La conversazione si sposta su Paola Turci. Lo scorso luglio, Francesca Pascale e la cantante hanno sciolto l’unione civile celebrata il 2 luglio 2022 nel Comune di Montalcino alla presenza di pochi amici e parenti. “Le voglio bene – afferma la l’attivista – Ma quando il sentimento non è reciproco, bisogna rendersene conto sennò ti fai male. Di chi è la colpa? Preferisco parlare dei miei errori. Quando mi sono messa con Paola non potevo vedere più il Presidente, e per me è stato un trauma (…) Mi sono buttata in questa relazione: abbiamo vissuto un anno a Villa Maria (la villa in Brianza che l’ex premier regalò all’allora fidanzata, ndr). Poi a Siena, in campagna, a casa mia. Poi al mare. Il matrimonio è stato bellissimo. Poi bisogna arrendersi alle evidenze (…) Adesso sono nella fase della libertà. Ho bisogno di capirmi, sono in analisi sul lettino. Ho capito che con le donne ho più empatia, vado più d’accordo. Gli uomini o ti fanno la paternale o vogliono educarti”. “Un figlio? Ogni tanto ci penso. Magari da sola, magari in coppia, (…) mi piacerebbe fare delle scelte senza avere il mio Stato contro”, conclude.