25 Settembre 2023, 18:05
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Francesca Fagnani è stata ospite di Mara Venier a “Domenica In”. La giornalista ha lanciato il nuovo ciclo di “Belve” che prenderà il via martedì 26 settembre, alle 21.30, su Rai2. Le puntate in programma sono cinque. La conduttrice è partita a razzo con una domanda tranchant: “Come mai quando vengono qui mi dicono: ‘Questo no! Non parlare del figlio, non parlare della mamma…’, ‘Ora non posso parlare perché è pomeriggio’. Poi vengono da te e raccontano tutto. Ma pure le cose che sarebbe meglio tenersele. Invece no! ‘Me so drogato’. Hanno bisogno di liberarsi”. “Li ipnotizzo! – ha ironizzato Francesca Fagnani – ‘Belve’ è il tempio dell’imperfezione e quindi là si sentono di mostrare il lato peggiore”.
“A fine intervista è mai successo che qualcuno si arrabbi?”, ha chiesto la conduttrice veneta. “Ferrero si è messo la liberatoria nella camicia, s’è chiuso e se n’è andato con una serie di contumelie che tu ti puoi immaginare… Poi abbiamo fatto pace, infatti l’intervista è andata – ha raccontato la padrona di casa di “Belve” – All’inizio qualcuno era un po’ preso in contropiede, adesso più o meno sanno quello che li aspetta e vengono tra il contento e il rassegnato”.
La “zia Mara” ha tentato di spostare la conversazione sul privato. “Quando ti sposi con Enrico Mentana?”, ha chiesto. Visibilmente imbarazzata, Francesca Fagnani ha risposto col silenzio. A quel punto, Mara Venier ha abbandonato l’argomento “matrimonio”. “Tra un weekend con Enrico e uno con i cagnolini che tu ami tantissimo, chi scegli tra i due?”, ha incalzato. “I cani parlano meno”, ha ironizzato la conduttrice di “Belve”. Per poi aggiungere: “Con Enrico”.
Francesca Fagnani ha ripercorso la sua gavetta: “E’ un privilegio avere dei maestri perché ti mettono nelle mani un mestiere che poi ti ritrovi per tutta la vita. Ho iniziato con Minoli, poi con Santoro…sono stata fortunata. Se sono stati severi? Tutti e due diciamo che con i caratteri…mi sono fatta il callo da subito. Intanto mi hanno insegnato la macchina televisiva. Andare in video è proprio l’ultimissima cosa”.
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“Prima mi hanno insegnato il montaggio, la regia, a scrivere un copione, a fare una scaletta, a disegnare una scenografia – ha spiegato – Mi ricordo che Michele le disegnava lui le scenografie. Mi ha messo un mestiere nelle mani, mi ha insegnato tutto. Andare in video è proprio l’ultima cosa se il programma si avvantaggia della tua presenza”. “Però la faccia di tolla ce l’hai sempre avuta, scusa eh! Quella non è che te la insegna qualcuno”, ha sottolineato Mara Venier. “Ce so nata”, ha risposto la compagna di Enrico Mentana sorridendo.
Nel 2009 Agnese Borsellino, moglie del giudice ucciso dalla mafia insieme ai ragazzi della sua scorta, concesse la sua unica intervista televisiva proprio a Francesca Fagnani. “Io che sono contraria a rilasciare interviste, non appena si è presentata lei non ho avuto la forza di sottrarmi a questo dovere”, disse la vedova di Paolo Borsellino. “Ero così emozionata quando ho realizzato quell’intervista…ti ricordi che c’erano i beta, le cassette…io stavo in un albergo a Palermo e c’ho dormito – ha ricordato la giornalista – Ero talmente emozionata, felice e riconoscente di questa testimonianza che poi è l’unica che ha fatto. L’ha fatta perché parlammo dei ragazzi della scorta del marito. Quindi è stato un atto di generosità. Non verso di me ma verso la scorta”.
“Cosa ti ha fatto decidere di scegliere la strada del giornalismo?”, ha domandato Mara Venier. “Ero a New York, facevo un dottorato di ricerca in Filologia dantesca, non c’entrava nulla – ha raccontato Francesca Fagnani – Mi sono trovata davanti ad una delle due torri che implodeva. Mi sono trovata, mio malgrado, al centro della storia, quantomeno della cronaca. Da lì mi sono presentata a Rai International e ho iniziato. C’erano Floris, la Botteri…’Posso fare qualcosa?’. C’era un corrispondente che mi ha detto: ‘Sistema i beta…’. E io ho messo a posto le cassette. Poi c’era Floris che mi portava in giro a vedere, non facevo nulla. Però ho partecipato a un evento come spettatrice ma stavo là. Da lì sono tornata e ho proseguito. Amo molto il mio lavoro e se uno lo ama sopporta tutto”.
Nel finale, la conduttrice di “Belve” ha parlato della morte della madre manifestando il rammarico che non sia riuscita a vedere il successo della figlia. “Mi dispiace non averle dato la centralità che meritava perché il peso che aveva nella mia vita l’ho capito dopo come spesso accade – ha detto – Mi dispiace la mancanza di riconoscimento da parte mia finché era in vita. Io ne parlo spesso anche per questo, per restituire quello che non ho fatto prima. Io ero e sono molto legata a mio padre. Loro si sono separati che io ero piccolissima”.
“A scuola ero l’unica figlia di separati, mi vergognavo – ha concluso – Quando mia madre si è ammalata, mio padre è tornato a casa per accudirla. Mia madre era allettata e voleva vedere solo lui. Penso di aver vissuto una forma altissima d’amore. Quando si perde un genitore, soprattutto una madre, si è più soli al mondo. Nessuno ti amerà e si preoccuperà più per te come fa una madre. Quindi ti senti più solo al mondo. Dopodiché penso che un genitore non ci lasci mai davvero da soli. Io lei la ritrovo ovunque, nelle ricette, nei modi di fare, in certe cose insopportabili che aveva e che mi ritrovo”.
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25 Settembre 2023, 18:05