Vittorio Feltri si schiera dalla parte di Beppe Grillo
- L’opinione del direttore di “Libero”
- “Mettetevi nei panni di un genitore”
- “Da manettaro a garantista? Meglio tardi che mai”
Vittorio Feltri rompe il silenzio su Beppe Grillo. Il direttore di “Libero” si schiera dalla parte del garante del M5S, il cui figlio Ciro è accusato di violenza sessuale insieme a tre amici genovesi. Il video in cui Grillo difende il suo erede ha destato parecchio scalpore (LEGGI QUI).
“Certo, avrebbe potuto avere più riguardo per la ragazza”
“Il fondatore del Movimento 5 stelle ha fatto un intervento nel quale ha parlato della vicenda del figlio, accusato insieme con tre amici di stupro – scrive Feltri nel suo editoriale – Non sappiamo fino a che punto siano responsabili i quattro ragazzi. Grillo, come tutti i padri, è disperato: in caso di condanna al figlio toccherebbero molti anni di galera. Certo, il comico ha trascurato di avere qualche riguardo per la ragazza vittima della violenza”.
“Mettetevi nei panni di un genitore”
“Mettetevi nei panni di un genitore, se vostro figlio fosse accusato di stupro e rischiasse la galera neanche voi stareste molto contenti. Bisogna avere rispetto per chi deve affrontare una questione così difficile. Mi rendo conto che Grillo è sempre stato un manettaro e ora che c’è di mezzo il figlio è diventato garantista: è una contraddizione, ma che è giustificata dal contesto. Quando comincia la caccia alle streghe io sto con le streghe”.
“Da manettaro a garantista? Meglio tardi che mai”
Vittorio Feltri ha detto la sua anche durante un collegamento con la trasmissione “Fuori dal coro” condotta da Mario Giordano. “Ho fatto un tweet di comprensione per Grillo, è un padre che difende il figlio – ha spiegato – Se poi da manettaro è diventato garantista meglio tardi che mai, non entro nel merito della vicenda giudiziaria perché non abbiamo visto le carte e non sappiamo niente di preciso. Sono convinto che quando c’è uno stupro bisogna fare i conti con la prepotenza maschile e la fragilità delle donne, io sono propenso a dire che la ragazza sia stata stuprata e qualcuno meriti una condanna. Ma non posso aggiungere altro sulla vicenda. Io mi sono commosso per la difesa perché trovo normale che un padre si infervori e difenda il figlio che rischia di andare in prigione”.
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