Federica Pellegrini è stata ospite di “Verissimo” e ha parlato della figlia Matilde e del marito Matteo Giunta. I due genitori hanno vissuto un periodo complesso. “Si attraversano diverse fasi per essere genitori. Non si nasce imparati”, esordisce l’ex nuotatrice. Poi aggiunge: “Ci sono state fasi complicate, io ho avuto un parto molto difficile, però poi mano a mano che uscivamo da quel tunnel lei è diventata sempre più tranquilla ed è stato bello vederla prendere i suoi tempi, diventare più indipendente e fare cose nuove, ogni giorno ed è volato”. Federica Pellegrini adesso è una madre felice. “È stato un anno incredibile- afferma – io a 9 mesi ho smesso di allattarla perché non lo ha più voluto. Devo dire che ha un bel caratterino, ma sappiamo già dove andare a parare, mio marito mi guarda…”.
“Matteo è presente e dolce, è innamorato perso più di sua figlia che di me”
L’arrivo della piccola Matilde è stata una benedizione ma al tempo stesso una sfida. “Di pazienza ce ne vuole tanta perché da un giorno all’altro mi sono cambiate le priorità completamente – spiega l’ex campionessa di nuoto – Per me toglierle tempo è un peso grandissimo. Di fatto mi sono dedicata a lei da quando è nata; ovviamente ho il mio lavoro, però la mia priorità è lei. Diventare genitori non è una passeggiata. Quello che mi sta regalando la vita, in generale, è veramente toccare il cielo con un dito e a volte questa cosa fa un po’ paura. Con Matteo stiamo facendo un grandissimo lavoro”. Federica Pellegrini parla ancora del marito Matteo Giunta e ammette: “E’ stato bravissimo. Molto presente e dolce, mi ha aiutato ed è innamorato perso più di sua figlia che di me. Adesso lei ha capito che può farci quello che vuole. Quindi anche con lei dovrò fare il sergente cattivo. Io me lo aspettavo comunque, perché lui è una persona molto sensibile, riflessiva e concreta. Se abbiamo intrapreso questo percorso è perché ce lo sentivamo entrambi”.
“La bulimia non è più tornata, è stata una cosa trascorsa e finita negli anni dell’adolescenza”
Parlando della figlia, l’ex campionessa di nuoto aggiunge emozionata: “Ha già detto ‘mamma’, però la parola che va di più in questo momento è ‘bau’ perché a casa abbiamo quattro cagnolini a cui lei è affezionatissima. In questo anno, io sono cambiata ma penso di avere attraversato diverse fasi. Io e Matteo abbiamo dovuto imparare tante cose, poi dopo quel periodo, Matilde ha cominciato a esplorare il mondo e noi ci siamo ‘tranquillizzati’. Devo dire che ha molto carattere. Chissà da chi avrà preso! È una bambina bellissima, non parla ma ti fa capire tutto”. Federica Pellegrini accenna al dolore per la perdita del suo allenatore e dei suoi problemi alimentari. “La bulimia non è più tornata, è stata una cosa trascorsa e finita negli anni dell’adolescenza. Mi do grande merito, ho avuto la forza di dire che c’era qualcosa che non andava. Mi sono fatta aiutare. Ho sempre avuto uno psicologo a fianco, dai 16 anni”.
Federica Pellegrini ricorda l’allenatore Alberto Castagnetti, morto per un arresto cardiaco nel 2009: “Non c’è un giorno della mia vita in cui non penso ad Alberto. Sono passati 15 anni, non c’è stato un giorno in cui non ho pensato a lui. Ormai è andata, ci fai pace con questa mancanza, ci devi convivere. Ma i primi anni sono stati duri. Ricordo che i primi 2 o 3 anni, ad ottobre rivivevo il lutto”.
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Federica Pellegrini sul marito Matteo Giunta: “La cosa che mi manca di più è lui perché non c’è tempo”
L’ex nuotatrice parla anche di come cambiano gli equilibri quando in una coppia arriva un figlio. “Stiamo andando verso il terzo anno di matrimonio. Questo periodo è molto difficile da gestire – ammette – perché noi cerchiamo di essere presenti ma lavoriamo tutti e due. Ci manchiamo in questo momento”. “La cosa che mi manca di più è lui perché non c’è tempo – dice non riuscendo a trattenere l’emozione -, anche trovare il tempo per una cena da soli, bisogna incastrare tante cose. Noi abbiamo messo lei prima di tutto per cui cerchiamo di toglierle meno tempo possibile e a volte ci rendiamo conto che anche solo un momento nostro… passano mesi, ma recupereremo”.